martedì 23 settembre 2014

La strada amica e … Norma

In realtà il viaggio e la strada sono anche i luoghi di pericoli, di rischi, di eventi tristi e sanguinosi. Anche io, in qualche momento, ne ho fatto esperienza.
Ma per me, eterno appiedato, che ama moltissimo muoversi camminando tra le vie e la gente della mia cara città, la strada è soprattutto luogo di dialogo, di saluti, di baci ed abbracci. La strada è anche una sorpresa, ci regala spesso delle sorprese.
A volte, oltre ai volti noti e carissimi, compare l'inaspettato.
Un vecchietto arzillo e simpatico che spesso fa la mia strada in senso opposto, per mesi è stato un signore anonimo. E' bastato l'incoraggiamento del suo sorriso a spingermi ad una battuta. Ora ci fermiamo e tra di noi comincia a farsi discorso.
Che dono la strada! In essa vedi corpi che scoppiano di salute, altri sofferenti, segnati dal cammino della vita, volti attraversati dal dolore, in cui è scolpita la fatica del vivere.
La strada è fatta di mani che si stringono, di racconti accorati, di sorrisi profondi, di lacrime affidate ad un amico, ad un'amica.
Io benedico Dio ogni volta che una persona mi incontra, ogni volta che riconosco la voglia di cominciare ed esperimento la possibilità di sostare vicino. Senza i sorrisi, le tenerezze, i dialoghi, i baci le lacrime versate ed accolte sul ciglio di una strada, credo che mi mancherebbe un pezzo di vita essenziale.
E giovedì sera, 11 settembre, mentre facevo quattro passi con Fiorentina, mi sento chiamare: "Don Franco, mi ricorda? Sono Norma … davvero si ricorda ancora di me?". Che emozione … "Ti ricordo?.. Eccome … sono passati almeno 40 anni…". L'ho abbracciata con l'intensità degli oltre quarant'anni trascorsi e poi … ecco fluisce il dialogo… Mi parla del blog che legge e del suo impegno di insegnamento e di volontariato…  Breve cronaca di un quarantennio! Spesso si ripete questa avventura: rivederci dopo una vita…
La strada è una benedizione. Per me la più bella cattedrale sono i volti delle persone. Le loro voci sono la musica più toccante. Nelle loro parole sento il flusso della vita che ci accompagna e cerco la eco della "voce di Dio".
Poi non posso dimenticare che mille strade del mondo sono luoghi di solitudine, di abbandono, di violenze, di prostituzione, di guerre… La strada, come la vita, è lo spazio della contraddizione.
I poveri costruiscono le strade, i vicoli, i sentieri per incontrarsi. I potenti le costruiscono per il mercato e per l'occupazione militare del territorio altrui.
Oh Dio, mantieni in noi il sogno della pace e insegnaci a costruire le strade dell'incontro.
Franco Barbero
13 settembre 2014