lunedì 31 agosto 2015

UN FILM CORAGGIOSO


"Abbraccialo per me", film coraggioso nel tunnel della disabilità mentale
C'è un piccolo e coraggioso film che bussa con forza alle nostre coscienze. Si chiama "Abbraccialo per me". Lo ha scritto e diretto il regista Vittorio Sindoni con il contributo (alla sceneggiatura) di Angelo Pasquini (autore di "Viva la libertà") di Maria Carmela Cicinnati e Antonella Giardinieri. Vi recitano, tra gli altri, una bravissima Stefania Rocca e un giovane fenomeno come Moisé Curia (della banda di "Braccialetti rossi").

Un film che ti prende alla gola, ti massacra il cuore, ti emoziona fino alle lacrime e ti butta in faccia il problema della disabilità mentale che un Paese come il nostro (nonostante l'avanzatissima legge Basaglia) è ancora uno strazio insormontabile per centinaia di migliaia di persone e per altrettante famiglie. Un problema che non trova risposte nelle norme e nelle strutture esistenti e che sfocia troppo spesso in disastri famigliari e, a volte, in tragedie come quelle del povero Andrea Soldi, il ragazzo ucciso a Torino durante un tragico Trattamento sanitario obbligatorio.