La visita di papa Francesco alla sinagoga non è un segnale irrilevante. Ci si riconosce fratelli e il dialogo crea comunione di pace.
Ma io continuo a pensare che tutta questa "sincera e preziosa sintonia" in qualche modo ci appaga a tal punto che la questione del Gesù storico viene rimossa, lasciata totalmente nell'ombra.
A mio avviso, il dialogo ebraico-cristiano dovrebbe osare di più fino a porci l'interrogativo sulla fondatezza biblica della nostra separazione, sul cammino di due religioni separate.
Per questo rimando al libro "Cristiani ed ebrei oggi" di Rolf Rendtorff (Claudiana) che mette in luce i problemi reali.
Franco Barbero
