giovedì 17 novembre 2016

Mauriziano, nuova macchina per poter salvare la cornea

La cornea si deforma e diventa un cono attraverso cui è sempre più difficile vedere. La malattia si chiama cheratocono e nei casi più gravi comporta il trapianto di cornee.
All'ospedale Mauriziano, nel reparto di oculistica diretto dal dottor Bruno Oldani, è stata acquistata una macchina in grado di fermare il progredire della patologia salvando la vista a bambini e adolescenti, la fascia più colpita.
«Siamo la struttura regionale di riferimento per il cheratocono ed era importante avere questo macchinario per la tecnica del cross-linking», spiega Oldani che da tempo chiede di poter operare con questa strumentazione anche al Mauriziano, «È una battaglia vinta».
La degenerazione si manifesta con la pubertà, ma in alcuni casi può insorgere anche tra i 7 e i 10 anni. La cornea si indebolisce e si spinge verso l'esterno fino a formare un cono che nei casi più gravi provoca la rottura della cornea.
Gli occhiali servono a poco, le lenti a contatto non risolvono il problema. Il cross-linking, invece, senza nessun intervento chirurgico, congela la deformazione dell'occhio ad uno stadio precoce e impedisce il progredire della malattia. «La macchina genera raggi ultravioletti che reagiscono con un colorante che viene messo sull'occhio e cementifica la cornea-spiega Oldani- È un intervento del tutto indolore, si può fare anche sui bambini e può essere ripetuto nel tempo». (c. ro.)

(la Repubblica 30 ottobre)