giovedì 30 marzo 2017

Due domande

D) Per molti credenti oggi i dogmi mariani, così come vengono interpretati ufficialmente, sono uno dei punti centrali della fede cristiana. Metterli in dubbio non compromette la loro fede?

R) Non credo. Essi non appartengono al nucleo centrale del Vangelo e della fede cristiana. Si può benissimo, come hanno fatto l'evangelista Marco, Paolo e Giovanni ignorare del tutto la nascita verginale senza danno alcuno per la fede. Essa può avere la valenza di un simbolo e di una leggenda teologica che "esalta" l'azione "originante" di Dio in Gesù, ma non ci troviamo di fronte al resoconto di un fatto biologico. Rimando per questi approfondimenti al bel volume di Hans Küng "Credo" (Rizzoli). Ma è estremamente utile leggere le dense pagine nelle quali padre Mazzinelli, introducendoci al pensiero di p. Tissa Balasurya, passa in rassegna i singoli dogmi mariani. Il teologo asiatico documenta l'infondatezza biblica, la "costruzione storica" e l'ideologia sessuofobica e maschilista che stanno alla base di queste formulazioni ecclesiastiche che progressivamente si sono imposte come "dogmi". Per approfondire queste ricerche può essere utile leggere "Il Vangelo del Natale" di Ortensio Da Spinetoli (Edizioni Borla). 

D) Ma non teme lei che abbia ragione papa Paolo V quando furibondo esclamò: "Non sapete voi come il tanto legger la scrittura guasti la religione cattolica?". 

R) Nessun timore. Bisogna ripartire dalla Parola di Dio, come ribadisce spesso il cardinale Martini. Semmai la Scrittura sconvolge un po' la "dogmatica", ma alimenta la fede. Non è il quadro dogmatico che costruisce e costituisce la fede. Quello può mutare ...senza alcun danno per la fede. Effettivamente papa Paolo V non aveva tutti i torti. L'assidua lettura della Bibbia è la più seria minaccia per l'istituzione religiosa, ma non per la fede".

Credo che sia tempo di educarci ad una fede che faccia centro sulla fiducia in Dio, come ci ha testimoniato Gesù. Si tratta di un fardello inutile di devozioni, invenzioni, deviazioni dal messaggio evangelico. Oggi il "cuore della fede cristiana" è nascosto dietro una siepe di credenze che hanno alimentato superstizioni e mercato. Il culto a Maria e il culto dei santi nascondono spesso la squallida operazione dei soldi e favoriscono una falsa coscienza: santi e madonne sono "icone" da venerare più che da imitare. C'è di peggio: il più delle volte le "madonne" i santi sono pure e semplici montature, invenzioni superstiziose.

Franco Barbero