domenica 19 marzo 2017

ESSERE DONNE DI PACE IN TERRA SANTA

L'instancabile lavoro di sr. Alicia Vacas Moro, missionaria Comboniana

Associazione Culturale Mandacarù, Racconigi

 

L'Associazione Culturale Mandacarù mantiene da anni relazioni di amicizia e solidarietà con realtà della Terra Santa che operano per costruire percorsi di pace. Dalle pagine di questo giornale abbiamo già raccontato la storia del piccolo asilo di Betania (nei pressi di Gerusalemme), che accoglie bambini appartenenti ai due popoli e alle tre religioni; oggi vi raccontiamo l'instancabile lavoro di sr. Alicia Vacas Moro, missionaria Comboniana.

La presenza delle donne in quella terra può essere una straordinaria risorsa, perché entrano in luoghi dove gli uomini non possono entrare, vedono cose che gli uomini non possono vedere, lavorano "dal di dentro" della società per la giustizia, la riconciliazione, la pace.


La vita di sr. Alicia in Terra Santa si è quasi sempre svolta in territorio palestinese, ma il suo lavoro di infermiera l'ha portata ad operare all'interno della cosiddetta "Zona C" (a totale controllo israeliano, sia amministrativo, sia militare). Dopo gli Accordi di Oslo in Zona C non dovrebbero vivere cittadini senza passaporto israeliano, ma in realtà qualcuno c'è … le tribù beduine. Tutto il deserto rientra in Zona C, ma i beduini hanno da sempre vissuto in questi territori. Non c'è per loro la registrazione anagrafica quindi è come se non esistessero, non si prevede la costruzione di nessuna infrastruttura, strada, scuola … Non suscitano alcun interesse governativo ed occupano l'ultimo gradino della società palestinese; anche a livello internazionale nessuno si occupa seriamente di salvaguardare la loro esperienza di vita.

I beduini con cui lavora sr. Alicia sono della tribù Jahalin, provenienti dal deserto del Neghev, oggi trasferiti nel deserto di Giuda, sull'asse della strada che collega Gerusalemme a Gerico. Negli  anni '50 lo Stato d'Israele invitò i ragazzi beduini a prestare servizio militare e questo creò una frattura all'interno della tribù tra chi accettando ottenne la cittadinanza israeliana, e chi si rifiutò. Chi non accettò venne mandato via, per questo molti si spostarono nel deserto di Giuda avvicinandosi così a Gerusalemme. Qualcuno invece si ritrovò nel campo profughi vicino a Hebron. Nel '67 il territorio in cui vivevano i beduini fu "occupato" e ai beduini fu proibito di far circolare liberamente le greggi alla ricerca di pascoli.

Oggi riescono a mantenere solo pochi capi di bestiame ad uso familiare. Se escono dai confini il governo confisca loro gli animali e i coloni li aggrediscono.

I beduini ormai sanno che presto il loro stile di vita, non potendosi più dedicare alla pastorizia, finirà, quindi è necessario dare un futuro diverso ai propri figli e questo è possibile solo con l'istruzione;  la scuola diventa così un bisogno primario per la tribù.

La legge vieta loro di costruire edifici nuovi, possono solo ristrutturare ciò che già esiste, ad esempio se c'è un recinto di animali può essere trasformato in una casa, in una scuola … La prima scuola è stata realizzata grazie alla collaborazione dell'Associazione "Vento di Terra", usando come materiale da costruzione i copertoni delle auto e il fango ed è stata aperta nel 2009. Da allora sono nati anche 5 piccoli asili che sono importanti soprattutto per le donne, per la loro formazione e per poter acquisire un ruolo sociale, diventando di fatto dei centri culturali.

Da anni sr. Alicia collabora con l'associazione Israeliana "Medici per i Diritti Umani". Si tratta di medici volontari, israeliani e palestinesi, che gestiscono una "clinica mobile" che si sposta per gli accampamenti. Molti medici sono donne per facilitare l'approccio con le donne beduine. L'ospedale più vicino è a Gerico, difficile da raggiungere, non solo per la distanza kilometrica, ma per la presenza del "muro di sicurezza" costellato dai ceck point.

Sr. Alicia, certa che il diritto alla salute sia universale, sa che il lavoro dell'associazione è molto importante anche per i medici stessi: conoscere la realtà beduina, toccare con mano la loro condizione di vita, dover affrontare perquisizioni e code ai ceck point, fa assumere loro la consapevolezza della realtà.

 

Israele è un paese meraviglioso, e non solo da un punto di vista naturalistico. Ma è anche una terra contesa, è la terra del muro e dei territori occupati, è la terra di Gerusalemme Est e della Striscia di Gaza, … eppure è terra santa a tre religioni …

Per cercare di leggere e comprendere la complessità di quella Terra sr. Alicia Vacas Moro sarà a Racconigi nel pomeriggio di sabato 25 marzo (luogo da definirsi). La sua diretta testimonianza potrà restituire dignità alle storie di un'umanità spesso senza voce, siano essi i beduini del deserto destinati all'estinzione culturale, o le comunità cristiane, minoranza fra le minoranze, o le famiglie palestinesi "ingabbiate" nei territori occupati, o le tante associazioni, di entrambi i popoli, che instancabilmente lavorano per la pace.


(da Insonnia, mensile di confronto e ironia, Racconigi marzo 2017 - contatti@insonniaracconigi.it)