mercoledì 29 marzo 2017

Il Papa e l'Islam. Il dialogo riparte dall'Egitto
Il Pontefice sarà al Cairo il 28 e 29 aprile. Qual è il significato del viaggio?


Francesco va nelle terre dell'Islam per incontrare un altro «Papa» cristiano, il patriarca copto. E poi per visitare la più importante università sunnita del mondo. Quello che Bergoglio compirà in Egitto il 28 e 29 aprile, è un viaggio simbolico sia per i rapporti ecumenici con una delle antiche Chiese cristiane d'Oriente, sia per i rapporti con il mondo musulmano minacciato dal jihadismo. Il direttore della Sala Stampa vaticana Greg Burke ha annunciato ufficialmente ieri la trasferta del Pontefice, la prima dell'anno. «Accogliendo l'invito del presidente della Repubblica, dei vescovi della Chiesa cattolica, di Sua Santità Papa Tawadros II e del Grande Imam della Moschea di Al Azhar, Cheikh Ahmed Mohamed el-Tayyib», il Papa «compirà un viaggio apostolico nella Repubblica Araba d'Egitto dal 28 al 29 aprile», visitando la città del Cairo. Il programma non è ancora noto, ma è già significativa la sequenza degli inviti citati nel comunicato, che di fatto anticipa la scaletta degli incontri.  

Con il presidente Al Sisi, che ha di recente eliminato alcuni vincoli legislativi liberalizzando la costruzione di nuove chiese. Con la comunità copta cattolica e con la Chiesa copta ortodossa d'Alessandria. Francesco aveva ricevuto Tawadros in Vaticano nel 2013, ha espresso più volte la sua vicinanza al patriarca dopo gli attentati che negli ultimi anni hanno insanguinato il Paese. I copti sono stati presi di mira dai terroristi islamici e considerati capro espiatorio per le proteste di piazza contro il presidente Morsi poi costretto a lasciare il potere. E infine, l'incontro con l'imam di Al Azhar, già ricevuto Oltretevere nel maggio scorso. I rapporti tra la Santa Sede e Al Azhar sono ripresi poco più di un anno fa, dopo il gelo sceso all'inizio del 2011 per le polemiche suscitate da una dichiarazione di Benedetto XVI. Nelle scorse settimane ad Al Azhar si è tenuto un simposio sugli estremismi al quale ha partecipato il cardinale Jean Louis Tauran e che si è concluso con una dichiarazione comune contro i fanatismi e le violenze in nome della religione. È il 17° viaggio internazionale del Papa, il quarto in un Paese a maggioranza islamica, dopo Giordania, Turchia e Azerbaigian. Francesco ha già annunciato per quest'anno il desiderio di visitare anche il Sud Sudan, con una trasferta lampo di una sola giornata.
Andrea Tornielli

(La Stampa 19 marzo)