venerdì 31 marzo 2017

Riscoprire l’eucarestia

Memoria della cena di Gesù

1. È un dono che Tu ci fai, questo trovarci insieme a celebrare la cena del Signore per ricordarci che si cammina gli uni con gli altri, che questa strada non si percorre da soli.

2. Non siamo semplicemente gli uni vicini agli altri, quasi per caso, come un mucchio di persone, come un grappolo di "io", accostati ma estranei, come la semplice somma di diverse individualità.

Siamo un corpo solo nel nome di Gesù, chiamati a fare storia e strada insieme, da fratelli. Fa, o Signore, che diventi una realtà vissuta questo seme di vita nuova che hai piantato in noi.

T. o Dio, imprimi nei nostri cuori la memoria viva e coinvolgente di quel pasto che Gesù, vicino alla morte, mangiò con i suoi amici e le sue amiche. Egli, che amava appassionatamente la vita, ora era stretto dalla persecuzione congiunta dei poteri politici e religiosi.

T. Prese del pane e, dopo aver alzato gli occhi al cielo per benedire il tuo nome, o Padre, lo spezzò e lo distribuì dicendo: "Prendete e mangiatene tutti. Questo spezzare il pane tra di voi, sotto lo sguardo di Dio, vi ricordi che tutto viene da lui e che io ho cercato ogni giorno di condividere, di spezzare tutto ciò che ho ricevuto dalle sue mani". Poi prese la coppa del vino e ancora un volta si rivolse a te per lodarti con tutto il suo cuore, e, porgendola a bere, disse: "Questo vino vi ricordi che per essere fedele a Dio ho affrontato l'ingiustizia e il poter fino a perdere la mia vita, a versare il mio sangue. Quando vi riunirete per mangiare questo pane e bere questo vino, quando soprattutto cercherete di "condividerre" i doni che Dio vi ha fatto, allora sarete miei discepoli, allora davvero vi ricorderete di me".

L'eucarestia è uno dei momenti essenziali che la comunità cristiana vive e celebra per fare memoria attiva della vita e del messaggio di Gesù. Il linguaggio è pregnante, ma simbolico. Il linguaggio simbolico ci rimanda ad un significato che va oltre il senso letterale delle parole. Ecco perché noi nella eucaristia-comuione non mangiamo il corpo fisico di Gesù, non compiamo alcun cannibalismo. Qui, attraverso il pane che rimane pane, scopriamo il senso profondo di questo cibo: vogliamo "nutrirci" di Gesù, del suo messaggio, del suo stile di vita. La comunità ringrazia Dio perché scopre ogni giorno che la testimonianza di Gesù è il pane che nutre le nostre e noi vogliamo dircelo tra di noi e vivere il suo stile di vita nel mondo.

Franco Barbero