Esportazioni di armi, boom dell'Italia nel 2016: +85,7%
Sul
dato, quasi raddoppiato rispetto al 2015, pesa soprattutto la fornitura
di 28 aeromobili Eurofighter al Kuwait. Livelli record anche nelle
importazioni di armamenti, soprattutto dagli Stati Uniti
NEL 2016
sono quasi raddoppiate le esportazioni italiane di armamenti. Se nel
2015 erano state vendute all'estero armi per 7,9 miliardi di euro,
l'anno successivo il totale ha raggiunto i 14,6 miliardi. Una crescita
dell'85,7%, rilevata all'interno della Relazione annuale al Parlamento
sull'applicazione della Legge 185 del 1990, inviata dalla Presidenza del
Consiglio con i contributi dei ministeri di Esteri, Difesa, Economia e
Sviluppo economico.
La metà del valore delle esportazioni del 2016 (7,3 miliardi di euro)
arriva dalla fornitura al Kuwait di 28 aerei Eurofighter della Leonardo.
Una commessa che ha reso lo Stato mediorientale il principale mercato
di sbocco per l'Italia, seguito da Gran Bretagna, Germania, Francia,
Spagna, Arabia Saudita (427,5 milioni), Usa, Qatar, Norvegia e Turchia
(133,4 milioni). In tutto sono stati esportati aeromobili per 8,8
miliardi di euro.
La seconda categoria di armamenti più venduta risulta essere quella di
"bombe, siluri razzi, missili e accessori", che ha fruttato 1,2
miliardi. Da questo punto di vista, nel 2014 le vendite all'estero
avevano toccato quota 2,9 miliardi. La Relazione annuale in materia di
armamenti sottolinea inoltre che nel corso del 2016 l'Italia ha
esportato in 82 Paesi in totale, confermandosi uno dei principali attori
mondiali per penetrazione del mercato.
Cresce anche l'import. Nello
stesso periodo, anche l'incremento delle importazioni di armamenti ha
raggiunto livelli record: nel 2016 sono arrivate in Italia armi per un
valore di 612 milioni di euro, con un aumento del 169% rispetto al 2015.
L'82% del materiale è arrivato dagli Stati Uniti.