venerdì 7 aprile 2017

L'impero cinese della marijuana nei capannoni vuoti del Nordest

C'era un cinese. Uno solo, e anche piuttosto suonato. A fargli compagnia, nel capannone alla periferia di Piove di Sacco, un migliaio di piante di marijuana, varietà Skunk, bella potente, geneticamente modificata, quasi matura per il raccolto. Più o meno la stessa scena a Codevigo, ad Agna e a Bagnoli di Sopra, tutti piccoli Comuni della provincia di Padova. In altrettanti capannoni apparentemente abbandonati, ecco le coltivazioni intensive, le mega serre clandestine che producono a livello industriale, sempre più roba, a sacchi, a quintali.
Brunella Giovara

(la Repubblica 30 marzo)