martedì 2 maggio 2017

Comunità cristiana di base di via Città di Gap, Pinerolo

NOTIZIARIO DELLA CASA DELL'ASCOLTO E DELLA PREGHIERA

N°35 maggio '17


In evidenza:

     APPUNTAMENTI DI COMUNITA'

- 2, 15, 22 e 29/5: gr. biblici

- 7/5: eucarestia comunitaria

- 14/5: momento di preghiera

- 28/4: gita comunitaria

    NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

- 4/5: gr. amicizia islamico-cristiana

- 9/5: incontro con G. Fava e F. Barbero

- 21/5: preghiera contro omo-transfobia

     RECENSIONI

- Secondo Vitalini, La fede della vita, la vita della fede

     SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

- Tutto fa brodo… di Franco Barbero

    DALLA NOSTRA COMUNITA'

- Questa comunità

 

APPUNTAMENTI DI COMUNITA' (via Città di Gap 13 -II piano)


    MARTEDI' 2 MAGGIO dalle ore 15,30 alle ore 17 e dalle ore 21 alle 22,30 - Gruppi biblici: concludiamo la lettura di Genesi 1-11 con i cc. 9-10-11 (torre di Babele).


     DOMENICA 7 MAGGIO dalle ore 10 alle 11 - Eucarestia (prepara gr. lunedì pom)


     MARTEDI' 9 MAGGIO dalle ore 18:45 alle ore 22:30 – Cena comunitaria e incontro di studio con Giovanni Fava e Franco Barbero

- Dalle 18:45 ceneremo insieme a Nicoletta e Giovanni in sede (ognuno/a porta qualcosa).

- A seguire parteciperemo al convegno serale che si terrà al "Circolo dei lettori" in via Duomo 1 (vedi articolo più avanti). Questa settimana non si svolgeranno i gruppi biblici.


     DOMENICA 14 MAGGIO dalle ore 10 alle ore 11 – Momento di preghiera, meditazione e silenzio: come ogni mese, coordinano l'incontro Esperanza e Stefania.


     LUNEDI' 15 MAGGIO dalle ore 15,30 alle ore 17 e dalle ore 21 alle 22,30 - Gruppi biblici: a partire da oggi entrambi i gruppi biblici si terranno di lunedì. Dopo aver concluso la lettura di Genesi 1-11 ci confrontiamo, con l'aiuto di Franco Barbero, sui miti delle origini nelle altre culture antiche.


     LUNEDI' 22 e 29 MAGGIO dalle ore 15,30 alle ore 17 e dalle ore 21 alle 22,30 - Gruppi biblici: con metodo laboratoriale (ognuno/a porta proposte di lettura) ci confronteremo sul concetto di creazione nei Salmi, nei libri profetici e nei libri sapienziali.


     DOMENICA 28 MAGGIO – Gita comunitaria (la località verrà comunicata al più presto): nel corso della giornata ci ritaglieremo un po' di tempo per programmare alcune attività estive (questo mese faremo così la nostra usuale assemblea comunitaria).


ALCUNI APPUNTAMENTI con Franco Barbero


     SABATO 6 MAGGIO dalle ore 18 a Giaveno (in Via Villanova 59): Franco Barbero annuncerà con gioia la benedizione di Dio sull'amore di Joan M. Reyes De Paz e Erika Lopes Concado. Il loro matrimonio vedrà la partecipazione dei loro parenti, di amici e amiche e del loro figlio Alberto.


     DOMENICA 7 MAGGIO dalle ore 17 a Saluzzo: eucarestia della comunità.


     VENERDI' 12 MAGGIO dalle ore 17:45 a Torino: corso biblico in Via Principe Tommaso 4. Valter Primo presenta il suo libro "Oltre la salita".


     SABATO 27 MAGGIO dalle ore 10 alle ore 15:30 a Chieri: giornata organizzata dalla comunità di Chieri e dal corso biblico di Torino su "Uomini e donne dell'attesa", con pranzo autogestito.

     SABATO 27 MAGGIO dalle ore 16 a None: convegno su "L'amore in ogni sua forma".


NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

La Scala di Giacobbe (Gruppo composto da persone gay, lesbiche, bisex, transgender, credenti e non credenti di Pinerolo)

Il Comitato pinerolese contro l'omo-transfobia ha organizzato una veglia di preghiera e testimonianza per le vittime dell'omofobia per domenica 21 maggio alle ore 17 presso il Monumento alle vittime della violenza e dell'intolleranza in viale Cavalieri di Vittorio Veneto a Pinerolo (in caso di maltempo la veglia si terrà presso il Tempio Valdese).

Al Comitato aderiscono la Comunità cristiana di base di via città di Gap, la Chiesa valdese di Pinerolo, la Parrocchia di San Lazzaro e il gruppo La Scala di Giacobbe. 

(Ulteriori info in pagina facebook: https://www.facebook.com/lascaladigiacobbe.pinerolo)

Gruppo amicizia cristiano-islamica

Il gruppo "amicizia islamico-cristiana" prosegue con grande impegno e allargata partecipazione i suoi incontri. Negli ultimi mesi abbiamo dato al gruppo uno stile collaborativo davvero affettuoso e concreto.
La richiesta di uno spazio cimiteriale per i non cristiani e l'obiettivo di costruire la Moschea a Pinerolo sono iniziative già in movimento.
Ci incontreremo giovedì 4 maggio alle 21 alla casa della giovane a Pinerolo in Via Silvio Pellico 40.

Fiorentina Charrier, Cinzia Giuliano, Oscar Carmignoli, Francesco Giusti e Franco Barbero

Iniziativa culturale con G. Fava e F. Barbero il 9/5/17
Martedì 9 maggio ore 21 a Pinerolo, presso il salone del "Circolo dei lettori" 
in via Duomo 1 (di fronte al municipio), la nostra comunità cristiana di base di via Città di Gap13 organizza un incontro con Giovanni A. Fava, professore di Psicologia clinica all'Università di Bologna, psichiatra all'University at Buffalo (NY) negli USA e curatore della rivista internazionale "Psychotherapy and Psychosomatics" che presenterà  l'ultimo suo libro: "La psicoterapia breve per il benessere psicologico" (Cortina ed.). Si tratta di una strategia psicoterapeutica innovativa, elaborata da Giovanni Fava, basata sul monitoraggio del benessere psicologico, che il paziente impara ad incrementare.
Nella stessa serata verrà presentato il libro del biblista cattolico Ortensio Da Spinetoli
"L'inutile fardello", edito da Chiarelettere. Interverrà don Franco Barbero per segnalare l'importanza delle ricerche di Ortensio Da Spinetoli. Una singolare occasione per conoscere il pensiero teologico di un biblista italiano, morto due anni fa, emarginato dalle istituzioni ufficiali.
NB: i due libri saranno disponibili in sala tramite la libreria "Volare" di Pinerolo.
Gruppo "Primavera" di Rivalta

Sabato 13 maggio alle ore 16:30 al "Filo d'Erba" di via Roma a Rivalta, Franco Barbero animerà l'incontro di formazione del gruppo genitori di Rivalta. Sabato 27 maggio alle ore 17 si terrà l'usuale gruppo biblico mensile (commenteremo insieme la parte finale del libro dei "Giudici").

(per ulteriori informazioni contattare Antonella: antoigor@yahoo.it)

Cdb Piemonte: incontro a Albugnano con E. Bianco

Come già ricordato nei precedenti notiziari quest'anno le cdb piemontesi hanno deciso di partecipare più attivamente alla tradizionale triade annuale di incontri organizzata dalla Cdb di Torino e dalla Fraternità Emmaus di Albugnano. Il tema generale è: "Responsabili di futuro: prendersi cura dell'umanità e della terra, oltre i sentimenti della catastrofe e della paura.

Dopo il primo incontro con Marco Deriu e il secondo con Giacomina Tagliaferri ed Edvige Tamburini, siamo giunti al terzo e ultimo incontro, che si terrà domenica 14 maggio alla Cascina Penseglio (Albugnano) dalle 10 alle 17 sul tema: "Il futuro ci riguarda: 'Liberi di immaginare, desiderare, costruire il cambiamento a partire da noi stessi, nel nostro presente'. Introdurrà Elsa Bianco, psicanalista junghiana. Alle 15,30 si celebra l'Eucarestia.

Per il pranzo prenotarsi direttamente telefonando allo 011-9920841. Per altre informazioni contattare uno dei seguenti numeri: 011-89815110, 011-733724, 011-9573272.

Cdb italiane: 3-4 giugno collegamento nazionale

Il collegamento nazionale delle CdB si svolgerà presso l'hotel Meeting di Calderara di Reno (Bologna) sabato 3 e domenica 4 giugno 2017, con il seguente ordine del giorno:

1) Resoconto sull'incontro del collettivo europeo delle CdB tenutosi a Roma a fine aprile.

2) Situazione economica e contribuzioni annuali delle CdB.

3) Organizzazione del prossimo seminario nazionale CdB (Rimini, 8 - 10 dicembre 2017).

4) Varie ed eventuali.

La nostra comunità, che questa volta purtroppo non riuscirà a partecipare direttamente con un suo rappresentante. Coglieremo comunque l'occasione per partecipare più numerosi del solito utilizzando il collegamento skype.


RECENSIONI (a cura di Franco Barbero)

Secondo Vitalini, La fede della vita, la vita della fede

Ricevo in gentile omaggio dai cari amici della Associazione Biblica della Svizzera Italiana questo piccolo libro che costituisce il tentativo generoso e dignitoso, oltre che appassionato, di rendere comprensibile e significativo il linguaggio dogmatico delle confessioni di fede oggi in uso nelle liturgie domenicali ufficiali.
Il libro è ispirato da una fede liberante che la vita e le opere del teologo Sandro Vitalini esprimono con coerenza esemplare.
Eppure, nel pieno rispetto dell'opera e delle sue intenzioni, non riesco a condividere la prospettiva. Penso, infatti, che tali "Credo" siano espressioni di fede linguisticamente irrecuperabili, non più utilizzabili nel contesto della nostra cultura che esige linguaggi nuovi. La continuità nella fede esige, a mio avviso, la pluralità delle formulazioni. Direi di più: oggi il messaggio cristiano deve, a mio avviso, operare un nuovo confronto con la testimonianza della Scrittura per uscire dalla prigione dogmatica.
Il "simbolo Niceno-Costantinopolitano" per molti cristiani, è impronunciabile, prima di tutto perché è espresso in categorie culturali tramontate e poi perché, già nella sua formulazione, risente di un processo di cancellazione della pluralità delle "confessioni" di fede dei primi secoli.
Almeno dalla fine degli anni sessanta del secolo scorso mi sono congedato da una visione cristologica e trinitaria della dogmatica ufficiale, stimolato dai grandi teologi del Concilio e dal dialogo ebraico-cristiano. Anche per questo, nel più profondo rispetto di scelte diverse, non recito mai il Credo Niceno-Costantinopolitano, senza sentirmi fuori dalla comunione di fede.
Constato con piacere che molti preti, anche seguendo gli stimoli delle comunità cristiane di base dell'America Latina, da molti anni hanno semplicemente omesso questo Credo, trovando espressioni liturgiche assai più aderenti alla Scrittura e alla vita dei credenti.
Non è l'allergia ad una formula, non è una patologia o un cedimento al "nuovismo", ma è la questione della storicità dei nostri linguaggi che diventa centrale.
Abbiamo perso il senso vivo della tradizione che non è solo "tradere" come "portare" nel tempo, ma anche "transducere" come "andare oltre". Dire Dio oggi è "anche" tentare di parolizzare per gli uomini e le donne di oggi il Suo mistero di amore con parole sempre parziali, provvisorie, approssimative, inadeguate...
Grazie per il dono di questo libro che, pur in una prospettiva lontana dal mio impegno teologico e pastorale, mi testimonia la stessa passione per Dio e per le Sue creature che sento attraversare e risvegliare la mia piccola vita quotidiana.

In libreria per edizioni Cittadella, pp.96, €3,50


SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

Tutto fa brodo…

Per il nuovo cattolicesimo, tutto fa brodo. Dopo il cadavere di padre Pio, accolto in vaticano e trasportato trionfalmente a San Giovanni Rotondo (a spese dello Stato italiano), ora il papa va a Barbiana, visiterà le tombe di Mazzolari e di don Milani e, reduce dall'Egitto, andrà a Fatima, dalla "madonna di Fatima"... E' in atto tutta una mobilitazione del mondo cattolico e la cronaca quotidiana conferisce una enorme visibilità a tutte queste vicende che producono pellegrinaggi, affollamento nei santuari, liturgie solenni, commemorazioni retoriche... Dentro e dietro "questa operazione" spettacolare, che a livello di massa sta ottenendo un successo enorme, che cosa sta avanzando?

Tutto e tutti sono "ricuperabili" e pienamente accolti purché non si tocchino i dogmi, non si metta in discussione la dottrina. Certo, profeti come Mazzolari, Milani, Turoldo, Balducci.... non misero direttamente in dubbio la dogmatica ufficiale. Il loro straordinario servizio alla comunità ecclesiale in ogni caso viene ricondotto dentro i perimetri della  ortodossia. Lentamente, in questa stagione di crisi delle religioni, il ricupero ampio e selezionato di tutti i "pezzi", è la politica ecclesiastica vincente, che trova successo e consenso. Piace ai vescovi, vecchi e nuovi, tutti madonnari, ai parroci, alla stragrande maggioranza dei cattolici. Tale operazione ridona un'immagine vigorosa e seducente del cattolicesimo, con grande soddisfazione del turismo laico e religioso che, sulle madonne e sui santuari, ha sempre fatto affari. La mia opinione è che dietro a queste "porte aperte" crescano a dismisura il devozionalismo, l'infantilismo religioso e l'analfabetismo biblico e teologico. Si tratta di una strategia unificante e vincente, molto funzionale alla progressiva emarginazione di quei credenti che pongono i problemi che una fede adulta non può rimuovere. Chiaramente questa operazione è utile per riassorbire e riconquistare alcune frange critiche dell'attuale pontificato. L'istituzione ecclesiastica cattolica ne esce rafforzata, ma questo "brodino" ecclesiastico pronto all'uso rende davvero un servizio alla causa del Vangelo?

Esiste, a mio avviso, un aspetto più preoccupante. Mi sembra che anche il paesaggio della ricerca teologica si faccia sempre più "prudente", allineato, malleabile, con pochissime eccezioni. La "rivoluzione di Francesco" non potrebbe, invece, renderci tutti più attivi, costruttivamente critici, più audaci nel riprendere quelle tematiche sulle quali il Concilio aprì qualche finestra e la modernità spalancò dei portoni? Si può ancora osare qualche "eresia" oppure abbiamo il destino dell'ortodossia?

Questi interrogativi inquietano la mia vita, sono parte di un dialogo quotidiano con tanti fratelli e sorelle, sono presenti nella preghiera che rivolgo a Dio per il bene della chiesa di cui mi sento parte.

Franco Barbero

Sedicenne di Catania piccolo profeta

Alla festa di Sant'Agata, patrona di Catania, un ragazzo di 16 anni ha postato su facebook un messaggio critico rispetto alla processione cittadina in cui la statua è oggetto di una venerazione entusiastica.
Il ragazzo è stato insultato, picchiato e isolato per questo lucido e profetico messaggio contro l'idolatria. La sua intelligenza ha colpito nel segno semplicemente esprimendo un'opinione difforme dalla maggioranza.
Questo sedicenne è un biblista in erba, ha la stoffa di un giovane teologo della liberazione. Si è espresso esattamente citando due Salmi biblici che ora riprendo e riporto:

"Gli idoli sono argento e oro, opera delle mani di uomini: hanno bocca e non parlano; hanno occhi e non vedono. Hanno orecchi e non odono; non c'è respiro nella loro bocca" (Salmo 135,5). "Hanno narici e non odorano, hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano. Non emettono voci dalla loro bocca" (Salmo 115,5).
Carissimo giovane, vorrei elogiare la tua intelligenza e il tuo senso anti idolatrico. Forse, senza saperlo, hai pronunciato delle parole importanti e vere che si trovano anche in questi due passi della Bibbia. Sono vicino a te, al coraggio di tua madre e sono lontano dalle stupidaggini che ha detto il parroco. Con grande affetto.

Franco Barbero

Una riflessione teologica: anche tra donna e donna…

"Dobbiamo formare quindi all'accettazione delle differenze che sono anzitutto quelle che spezzano il modello egemonico patriarcale  o quel binarismo oppositivi io-altro, soggetto-oggetto, maschio-femmina (cfr. Gal 3,28).
Le differenze che dobbiamo imparare a rispettare e accogliere sono quelle che riguardano la differenza tra uomo e donna, certo, ma anche tra donna e donna, tra uomo e uomo, tra una certa maschilità, elaborata per sottrazione, e altre forme di maschilità. Le differenze con cui dobbiamo riconciliarci sono quelle tra persona e persona e forse tra sé e sé.
In fondo la fatica nell'accettare l'altro, qualsiasi esso sia esternamente, nasce anche dalla fatica di accettare quell'alterità che è in noi, come la nostra ombra, quella parte di noi che non accettiamo e non vogliamo vedere".

Selene Zorzi (da "Il genere di Dio", ed. Meridiana, p.33)

Teologia ecumenica: di quale riforma mi occupo

Ho partecipato a molti incontri sulla "Riforma protestante". Tutti utili ed interessanti. Ma dopo 12 incontri in più città ne sono uscito sazio perché la canzone era sempre la stessa.
Un motivo c'è. Io trovo molto interessante rileggere e meditare il messaggio della "Riforma", di cui celebriamo i 500 anni di storia. Ma ritengo decisamente più utile ed urgente occuparci della Riforma incompiuta, anzi rimossa, cioè di quei temi fondamentali attorno ai quali le chiese fanno girotondo, evitando accuratamente  di metterli a fuoco e di affrontarli. Parlo del linguaggio liturgico, della dogmatica cristologica, del rapporto tra Scrittura e catechesi...

E devo aggiungere che trovo altrettanto stucchevole la retorica della "Ecclesia semper reformanda": una maniera elegante per non venire mai ai nodi.

Franco Barbero

Letterina aperta al papa

Caro papa Francesco,
in questi giorni pubblico sul mensile "Tempi di Fraternità" alcune riflessioni che forse possono interessarti.
Ma oggi voglio mandarti una "letterina" su un argomento solo.
Tu parli molto spesso e ti pronunci molto coraggiosamente e profeticamente contro le guerre, le armi e le industrie che le fabbricano.
Ma come non ti accorgi che la chiesa cattolica ha una sua cappellania militare, con tanto di vescovo generale, con altri preti graduati e pagati dallo Stato, che fanno mostra di sé nelle parate e che benedicono ambigue "missioni di pace?". Ha senso una "chiesa in armi" che si autogiustifica con il pretesto della cura pastorale dei soltati e delle soldatesse? Il tuo prezioso messaggio di pace e di disarmo non entra qui in un contrasto stridente? Io sono uno sconosciuto prete dell'estrema periferia teologica e pastorale e non aspetto una tua risposta. Voglio solo porti una domanda che ritengo urgente e bisognosa di una risposta non verbale, ma concreta e coerente con il messaggio di Gesù di Nazareth.
Con affetto e stima

Franco Barbero

La preghiera secondo il midrash ebraico

"Dio dice a Israele: "Io ti ho comandato di leggere le tue preghiere rivolte a me nelle sinagoghe, ma se non sei in grado di farlo, prega nella tua casa; e se non puoi fare questo, prega quando sei nel campo; e se ti è inconveniente, prega  sul tua giaciglio; e se non puoi fare nemmeno questo, pensami nel tuo cuore".

Da troppo tempo puri spettatori

Sia chiaro. Credo sia un errore esagerare nelle attese e nelle responsabilizzazioni affidate in esclusiva alla figura del vescovo di Roma, chiunque ricopra questo compito; è pericoloso farsi contagiare dall'ansia da prestazione che caratterizza il nostro tempo affollato di passioni tristi, nel quadro di quel bisogno di gratificazione istantanea di cui ha parlato, fra i primi, Zygmunt Bauman. Personalmente, anzi, ritengo, inoltre, che non poche corresponsabilità della profonda crisi istituzionale in cui si sta dibattendo da tempo la chiesa cattolica siano da condividersi all'interno della chiesa stessa, a partire da noi cristiani feriali e da noi teologi, spesso autoridotti a essere pura eco del magistero di turno… Da troppo tempo ci siamo assopiti, per dir così, siamo rimasti troppo spesso puri spettatori silenziosi del naufragio in corso, coltivando semmai le arti perverse della maldicenza e del mugugno; e non abbiamo avuto coraggio di parlare con parresìa (spesso, abbiamo agito di conseguenza e ci siamo occupati dei problemi meno spinosi, senza affrontare, ad esempio, la questione cruciale dell'odierno pluralismo religioso, letteralmente silenziata nel dibattito pubblico infraecclesiale). Con eccezioni, benemerite, ma isolate e non di rado eroiche, evidentemente. Ciò detto, è sicuramente lecito, anzi, doveroso, sperare che, grazie soprattutto alla caratura evangelica e alla buona volontà dell'attuale papa, si stia mettendo in moto qualcosa di nuovo, e che stia in effetti crescendo la consapevolezza dell'enormità della posta in gioco: ma ci sarà bisogno di tempo, di pazienza, di educarci al dialogo all'interno e all'esterno, e di una gran dose di coraggio da parte di tutti gli attori coinvolti. Certo, è impossibile sottovalutare gli effetti purtroppo consolidati della drammatica mondanizzazione degli stili ecclesiastici: con esiti disastrosi in termini di mancata testimonianza evangelica, fra l'altro, soprattutto verso quella che don Armando Matteo ha definito la prima generazione incredula… i giovani attuali, i primi a crescere dopo l'esaurimento del regime di cristianità e nel contesto di un irreversibile pluralismo culturale e religioso, che sono giustamente i più sensibili alla coerenza fra il dire e il fare!

Brunetto Salvarani (da "Rocca" 07/2017)

Guasti della lettura dogmatica delle Scritture

"Nella letteratura antica, anche biblica, è più usato il linguaggio figurato di quello storico; la chiesa invece ha sempre ritenuto il contrario, per questo troppe 'verità' sono state proposte, imposte ai credenti, in nome di una lettura empirica dei testi sacri.
Le più note sono quelle racchiuse nel credo niceno-costantinopolitano; sono le più comuni e le più gravi perché invece di tacere sull'identità di Dio e lasciarci indagare su quella di Gesù, hanno chiuso entrambe le realtà in definizioni tanto solenni quanto insignificanti".

Ortensio Da Spinetoli (da "L'inutile fardello", pag.11)

 

 

DALLA NOSTRA COMUNITA'

Questa comunità

  • Lo scenario mondiale spinge verso la rassegnazione, come se tutto fosse in mano alle grandi potenze che si armano fino ai denti consumando le risorse che dovrebbero servire a superare le disuguaglianze e a rispettare l'ambiente.
  • Il messaggio biblico continua, invece, ad alimentare in noi  la fiducia nel Dio della creazione e la nostra responsabilità di agire nel piccolo solco del nostro quotidiano.
  • La lettura nei due gruppi biblici, ora collocati nel medesimo giorno, vorrà sostenere questo cammino con la meditazione di alcuni "Salmi della creazione" e con alcuni "Passi profetici e sapienziali" che inneggiano al Dio creatore. Quindi l'appuntamento è per ogni lunedì alle ore 15,30 e alle ore 21.
  • La veglia di preghiera contro l'omotransfobia è stata fissata per domenica 21 maggio alle ore 17 all'aperto. Abbiamo proposto di farla all'aperto (e non in una chiesa) per ricordarci che fede e strada possono incontrarsi.
  • La comunità è vicina con l'affetto e con la preghiera ad Elisa, augurandole un cammino di serenità e di fiducia in queste settimane così importanti. A Carlo che attende l'intervento al ginocchio auguriamo un rientro dall'ospedale in piena forma come è successo a Paolo. Bra porta fortuna! Un caro ricordo ad Elsa, ad  Anna Marocco e a Cinzia per le sue 75 primavere... Siamo particolarmente vicini a Franca Omigjie che è partita ieri per la Nigeria in visita al padre malato per un mese!

Il nostro notiziario

Diversi lettori ricevono ormai via e-mail questo notiziario. Abbiamo così ridotto il numero di copie cartacee stampate. I precedenti numeri sono esauriti. Chi desidera riceverlo via mail ci risparmia una spesa consistente. Contattare Francesco (giupaz@tin.it; 320-0842573).

 

CONTATTI

In attesa del sito della comunità, in fase di preparazione, le notizie riguardanti la comunità possono essere trovate nel blog http://donfrancobarbero.blogspot.it/