mercoledì 17 maggio 2017

DELIRI ECCLESIOLOGICI

Non solo negli Stati Uniti, di tanto in tanto qualche creativo, frustrato e narcisista, si improvvisa come "fondatore"di una nuova chiesa cristiana.
Le sigle si moltiplicano all'inverosimile: c'è chi si dichiara vescovo, primate, chiesa ecumenica....Girano sul web tante di queste imprese:qualcuno malato di protagonismo e patologicamente bisognoso di una identità titolata, dà vita ad una nuova chiesa che viene presentata come quella "vera". Questa lettura non ha nulla a che fare con un mio giudizio perentorio sulle persone, ma intende offrire una valutazione del fenomeno.
Nella mia vita, con tutto il rispetto dovuto alle persone,ho conosciuto parecchi di questi "fondatori" dai quali mi sono sempre tenuto alla larga.
Di chiese ....ce ne sono già troppe. Non è proprio il caso di crearne altre.
Personalmente non ho mai pensato di lasciare la mia chiesa nella quale ho ricevuto tante feconde testimonianze di fede e nella quale ho vissuto e vivo dei profondi conflitti e dissensi teologici. In essa ho ricevuto il dono di un ministero che ha riempito la mia vita di impegno e di gioia.
Così, se la fede è un dono e un'avventura, vivere come membri attivi della chiesa,diventa un impegnativo laboratorio della convivialità delle differenze.
Certo, al primo posto tento sempre di mettere la fede in Dio e la sequela di Gesù, ma non ho mai perso la speranza pregando e lavorando per la conversione mia personale e della chiesa di cui mi sento parte.
Fondare un'altra chiesa per me sarebbe un delirio.
don Franco Barbero