domenica 14 maggio 2017

Evasione fiscale, Soru assolto "La mia vita è stata travolta ma la giustizia ora è arrivata”

ROMA. Poche parole e una grande emozione: «Questa sentenza ricostruisce i fatti con oggettività e senza pregiudizi, domani è un altro giorno». Renato Soru, il patron di Tiscali, il leader dem che ha dovuto rinunciare alla guida del Pd in Sardegna proprio per il processo per evasione fiscale, è stato assolto in appello. La fine di un incubo che non arrivava mai, ha detto più volte.
Renzi, lo ha chiamato ieri, ma prima il segretario dem twitta: «Le sentenze le scrivono i giudici, non il blog. Renato Soru è innocente, chi lo ha insultato chieda scusa o rinunci a immunità». E aggiunge poi: «Soru ha inventato Tiscali e creato migliaia di posti di lavoro. Se ha commesso errori, come tutti, ha pagato personalmente per le proprie scelte. Ma oggi che è stato assolto sarebbe bello se chi lo ha accusato in modo squallido in questi anni trovasse il tempo per chiedergli pubblicamente scusa. Ci sono deputati che non hanno mai lavorato un giorno in vita loro, che si sono permessi di dire falsità inaccettabili su Soru. Vorrei sentire la loro voce e una parola semplice di cinque lettere di scusa». Grillo, Di Maio e i 5Stelle la chiedano.
Si riapre il dibattito su giustizialismo e garantismo. Ma Soru - alla fine di una lunga giornata in cui è stato sommerso dalle telefonate - misura le parole. L'ex governatore della Sardegna ed europarlamentare non sa se tornerà all'impegno politico nel Pd: «Non lo so - risponde -Certamente la sentenza e lo stesso processo avevano travolto la mia vita sotto molti aspetti e oggi cerco soltanto di ricostruire il domani. Penso al futuro». Niente commenti o accuse. «L'unica cosa che mi sento di dire è che la giustizia arriva anche se il percorso può essere molto doloroso e complicato».
I fatti. La sentenza d'appello, che arriva dopo la condanna in primo grado a tre armi, stabilisce che non ci fu dolo. I giudici dell'Appello sono stati molto veloci nel riformare la sentenza di un anno fa, facendo cadere le accuse al patron di Tiscali. Soru era accusato di aver evaso 2 milioni e 600 mila euro di interessi nell'ambito di un prestito che aveva concesso alla società da lui fondata. All'indomani della prima condanna, ora annullata, l'ex governatore si era dimesso dalla guida del Pd sardo. Ma il Movimento 5Stelle in prima linea, aveva chiesto che lasciasse anche l'europarlamento. Un accertamento sugli imprenditori con società all'estero era partito dopo la trasmissione di Michele Santoro "Anno zero" e l'Agenzia delle entrate aveva trovato che non aveva versato una parte delle tasse sugli interessi incassati in seguito a un prestito concesso dalla società inglese Andalas ldt (sempre di Soru) a Tiscali Finance. Soru aveva provveduto a chiudere il contenzioso tributario pagando 7 milioni di euro tra sanzioni e more, dopo un accordo con il fisco. «La mannaia dei 5Stelle fa ancora cilecca», attacca adesso il Pd.
Giovanna Casadio

(la Repubblica 9 maggio)