mercoledì 24 maggio 2017





LITURGIA DELLA VEGLIA
"Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite"
(Romani 12, l4)

Introduzione alla veglia e spiegazione del significato del Monumento alle vittime della violenza e della discriminazione.

G. Dio, che ci è padre e madre, ci incontra e ci chiama a seguirlo. La sua presenza ci guida, la sua parola ci libera, il suo amore ci illumina.

Tutti/e insieme: Venite, prendete posto: ecco! Ognuno e ognuna di noi fa parte della stessa famiglia umana. Siamo tutte e tutti perduti, tutti e tutte ritrovati dall'amore di Dio.
1. Sappiamo, o Dio, di essere invitati a comporre un'unica comunità. Sappiamo anche che questa comunità è molto più ampia di ciò che possiamo pensare.
2. Ci sono persone che non capiamo, ci sono persone con cui siamo in disaccordo, ci sono persone che non ci piacciono, e persone a cui noi non piacciamo.
3. Sfidaci, Signore, ad allargare la nostra visione di famiglia, di comunità, fino a che riusciamo a vedere l'intera creazione come una sola comunità connessa dal tuo amore.

PRIMA TESTIMONIANZA
"I gay non esistono", di Elena Tebano, Corriere della Sera, 11 aprile 2017
(dopo la lettura, il lettore accende un lumino, qualche istante di silenzio .... )

Tutte/e insieme: (dal Salmo 22)
Dio mio Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Lontane dalla salvezza
sono le parole del mio grido.
Dio mio, ti invoco di giorno e non rispondi,
ti invoco di notte, e non trovo riposo.
ln te ebbero fede i nostri padri,
ebbero fede e tu li hai liberati;
a te gridarono e furono salvati,
confidarono in te e non rimasero delusi.
Ma un verme io sono, non più un uomo,
rifiuto degli uomini, vergogna del mio popolo.
Mi scherniscono quelli che mi vedono,
storcono la bocca, scuotono il capo.
Da me non ti allontanare,
poiché la sventura è vicina
e nessuno mi aiuta.
Ma Tu Signore non ti allontanare,
mia forza, accorri in mio aiuto.

1. Ci sono momenti nella nostra vita, più spesso di quanto vorremmo, in cui ci nascondiamo gli uni agli altri. Qualche volta nascondiamo ciò che siamo persino a noi stessi.
2. Signore, io so che tu mi ami. Ma come puoi amarmi, se io stesso/a non mi amo? E come posso amarmi, se non voglio conoscermi? E come posso conoscermi, se non guardo fino in fondo al mio essere e non imparo ad accettarmi?
3. Signore, io so che tu mi ami. Solo questo mi dà sicurezza e mi dà il coraggio di cui ho bisogno.

Tutte/e insieme: Dio ci conosce e ci ama così come siamo. Dio vede noi e tutte le potenzialità che portiamo in noi, e ci ama per farci fiorire al meglio della nostra umanità.

SECONDA TESTIMONIANZA
"Io, segregato in casa perché gay" di Alessia Arcolaci, "Vanity fair", 17 maggio 2017
(dopo la lettura, il lettore accende un lumino, qualche istante di silenzio .... )

Lettura biblica: Romani, 12:1-21
Commento alla lettura biblica

G. Ora teniamoci per mano e preghiamo con le parole che ci ha insegnato Gesù:
Tutti/e insieme: Padre nostro...

1. Per chi soffre la discriminazione a causa della sua identità di genere o per il suo orientamento sessuale, noi ti preghiamo.

Tutti/e insieme: Ascoltaci, o signore.

2. Per chi deve nascondere ciò che e al fine di trovare un lavoro o una casa in affitto, noi ti preghiamo.
Tutti/e insieme: Ascoltaci, o signore.

3. Perché le chiese non siano luoghi di discriminazione, perché il messaggio di Gesù non venga usato per escludere ma come segno di accoglienza amorosa verso ogni creatura, noi ti preghiamo.
Tutti/e insieme: Ascoltaci, o signore.

TERZA TESTIMONIANZA
"Lettera a mia figlia di sedici mesi" di Adriana Riccomagno, pubblicata sul blog "Presa nella rete",
13 giugno 2016

(dopo la lettura, il lettore accende un lumino, qualche istante di silenzio .... )

Tutti/e insieme: O Dio, veniamo a te tenendo insieme nei nostri cuori la gioia e il pianto.

Siamo grati/e:
Per il dono della vita e per la gioia che questa porta con sé.
Per le famiglie, gli amici e le amiche con cui condividiamo l'amore.
Per la grande diversità che tu hai creato nel nostro mondo.

1. Troppo spesso noi passiamo in mezzo alle persone con distacco, non ci accorgiamo delle domande mute, dei sentimenti delicati che spesso ignoriamo: aiutaci, o Dio, a ritrovare la finezza dell'anima, senza smanceria ma con dolcezza, rendici attenti a tutte le espressioni d'amore, fa' che ti scopriamo presente ovunque esse compaiono, e fa' soprattutto che ci lasciamo coinvolgere.
2. Insegnaci a valorizzare gli anni che ci sono dati riempiendoli di solidarietà, di attenzione verso i più deboli, gli emarginati, i discriminati, sempre disposti al servizio, capaci di seminare amore anche nei piccoli gesti.
3. Sostienici nel proseguire il cammino di fede e nel portare a tutti un messaggio di pace e di rispetto, senza distinzione di credo, di provenienza, di orientamento sessuale e perdonaci per i continui errori che commettiamo a causa di tutte le nostre fragilità umane.

Tutti/e insieme: Aiutaci, Signore, quando non abbiamo il coraggio di schierarci con i più deboli, quando non facciamo niente contro le ingiustizie, quando diciamo "non è un problema mio", quando seguiamo gli altri perché "cosi fan tutti": dacci il coraggio di schierarci sempre a favore della verità e della giustizia. Aiutaci a porre un termine all'omofobia, alla transfobia, ad ogni forma di discriminazione e di odio. Mostraci la via per rendere questo mondo un posto migliore per tutti/e.