....La gente va ai templi
per
salutarmi...;
quanto
semplici ed ignoranti sono i miei figli
che
pensano che viva isolato ...
Perché
non vengono e mi salutano
nella
processione della vita, dove vivo,
nelle
fattorie, nelle fabbriche e nel
mercato,
dove
incoraggio coloro che guadagnano il
pane con il sudore della fronte?
Perché
non vengono a salutarmi nelle
baracche dei poveri,
dove
mi trovano a benedire i poveri e i
bisognosi
e ad
asciugare le lacrime delle vedove e
degli orfani?
Perché
non vengono a salutarmi
al
bordo della strada,
e mi
incontrano mentre benedico il
mendicante che chiede il pane?
Perché
non vengono e mi salutano
tra
coloro che sono oppressi dagli orgogliosi
e dai potenti,
e mi
contemplano sostenendo la loro
sofferenza e spargendo compassione?
Perché
non vengono a salutarmi
vergogna, tra i quali mi siedo
per benedirli e
sollevarli?
Sono
sicuro che mai sentiranno la mia
mancanza
se
cercano di incontrarmi tra il sudore e la
lotta per la vita
nelle
lacrime e le gioie dei poveri.
(Singh 1974, 31-32).