sabato 6 maggio 2017

QUANDO REGNA L'IGNORANZA

Russia: psicologi, ipnologi e preti dicono di poter curare l'omosessualità

E questo nonostante sia stata rimossa dalla lista delle malattie psichiatriche riconosciute nello Stato fin dal 1999. Il trattamento terapeutico, si apprende da un'inchiesta della “Bbc”, durerebbe tra gli otto e i 18 mesi



MOSCA -

Benché l’omosessualità sia stata rimossa dalla lista delle malattie psichiatriche riconosciute in Russia nel 1999, psicoterapeuti e predicatori continuano a proporre terapie per "curare i gay". Lo ha rivelato un’inchiesta della “Bbc”, mentre i cinque ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia, Germania Olanda e Svezia scrivevano al loro omologo russo Serghej Lavrov per chiedere d’intervenire contro le persecuzioni di uomini gay in Cecenia, denunciate nei giorni scorsi.


"Ho curato 78 gay".

A Niznij Novgorod, città sul Volga nella Russia europea centrale, lo psicoterapeuta ottantenne Jan Goland rivendica di aver “curato” 78 gay e otto transessuali grazie a un metodo sviluppato sotto l’Urss dal suo insegnante Nikolaj Ivanov. Il trattamento, ha spiegato a “Bbc”, dura tra gli otto e i 18 mesi. In una prima fase punta a “estirpare” l’attrazione per individui dello stesso sesso grazie a sessioni di ipnosi che possono durare fino a otto ore e a tecniche a metà tra psicoanalisi e terapia per i disturbi dell’identità. L’obiettivo della seconda fase è invece stimolare nei "pazienti" l’attrazione per il sesso opposto fino al sesso nella terza e ultima fase.


Ottanta euro e si guarisce con l'ipnosi.

Basta invece cercare su Internet “come curare l’omosessualità” per imbattersi nei siti di vari dottori che offrono consulenze. Come i fratelli Nikitenko che si presentano come “psico-ipnologi” e per 5mila rubli, circa 80 euro, offrono due mesi di audio-ipnosi per curare quello che loro ritengono un “disordine compulsivo ossessivo”. O come il pastore Evgenij Peresvetov, a capo dell’organizzazione protestante “Vosstanovlenije” (ossia “Riabilitazione”, “Resurrezione”), che considera l’omosessualità una dipendenza e promette di liberare i gay dal peccato.


Ma succede anche altrove.

La Russia non è il solo Paese dove l’omosessualità è considerata una patologia da curare. Negli Stati Uniti, ad esempio, il movimento “50 Bills 50 States” preme perché le cosiddette “terapie di conversione”, o “terapie di riorientamento sessuali”, molto diffuse benché già bandite in alcuni Stati, vengano vietate a livello nazionale. A Malta, invece, sono state censurate solo lo scorso dicembre.