mercoledì 3 maggio 2017

Sette città contro la sindaca “L'ideologia non fermi il treno”

La richiesta della sindaca di Torino e della città metropolitana, Chiara Appendino, di rivedere il tracciato della ferrovia Sfm5, da Porta Susa al SanLuigi di Orbassano, e di istituire una sede di confronto diversa da quella dell'Osservatorio «rappresenta il tentativo di alterare un percorso di condivisione e di "progettazione partecipata" durato quasi 10 anni». Lo sostengono i sindaci di Beinasco, Bruino, Grugliasco, Orbassano, Piossasco, Rivoli e Volvera che accusano Appendino di aver preso una posizione «politico-ideologica che otterrebbe come unico risultato di rallentare un progetto» bloccando «una delle opere più importanti per la nostra zona».
Torino,  con Rivalta e Avigliana ha chiesto alla Regione e all'Agenzia per la mobilità regionale di   istituire una sede di confronto anche per «progettare e realizzare i necessari interventi di viabilità».  Seconda l'assessora ai Trasporti della Città, Maria Lapietra, è necessario che Rfi valuti «alcune modifiche progettuali», soprattutto la scelta di collocare la stazione a 700 metri dall'ospedale, troppo distante. Ma i sette sindaci (Piazza, Riccardo, Montà, Gambetta, Avola, Dessì e Marusich) sostengono che quel tavolo di confronto è attivo da dieci anni e che i comuni di Rivalta, Avigliana e Torino hanno deciso di abbandonare «cercando di inventare altri "tavoli" da utilizzare a proprio uso». Il gruppo dei sette amministratori sostiene di «aver collaborato, a volte criticato, anche discusso, in questi anni all'interno dell'Osservatorio con un unico obiettivo, quello di realizzare al meglio quest'opera». Da qui l'invito a Regione, Governo e Rfi a «fare in fretta e procedere al più presto alla convocazione delle conferenze di servizio per la discussione e l'approvazione del progetto». [M.TR.]

(La Stampa 19 aprile)