martedì 6 giugno 2017

I RACCONTI DELLE ORIGINI

Il Dio creatore ed invisibile dei Bangwa
Bangwa, una tribù originaria del Camerun, attribuiscono la creazione del mondo a un Dio che crea gli uomini per colmare la propria solitudine.
Dio era solo e camminava sul suo mondo, ma non era contento. Pensando al mondo a cui aveva lui stesso dato origine, volle popolarlo di ogni forma di vita. Così, le cose, le piante, gli animali e gli uomini tutti hanno avuto la vita. Ma Dio, non volendo confondersi col frutto della sua volontà, si è ritirato nei cieli (…)
Essendo avvolti da Dio, come i bambini vengono avvolti dal lenzuolo nei loro lettini, gli uomini cercheranno eternamente Dio senza mai stancarsi e senza mai liberarsi dal mantello che li avvolge poiché ciò che li avvolge è principio di vita, e senza vita non si vive, non si esiste.
Da questo mito si può capire che l’origine del mondo è opera di un Dio onnipresente, ma non tangibile ai sensi umani. Eppure questa divinità inserisce la propria essenza negli uomini, li “avvolge” completamente e questi, nel cercare un segnale della sua presenza, compiono il suo volere: vivono in suo onore e il mondo è il teatro in cui compiono tale volere. Quindi, in un certo senso, Dio è inserito nella natura stessa