venerdì 9 giugno 2017

QUALCHE CONSIDERAZIONE

Caro Renato Pierri,
l'equivoco da Lei segnalato e purtroppo tuttora molto diffuso e fa parte di una delle mille manipolazioni dei testi biblici che si sentono continuamente sulla bocca dei "pastori" del popolo di Dio. Stupirsi? L'ultima cosa che normalmente i vescovi curano è l'aggiornamento rigoroso sul piano biblico. Dalla mariologia alla cristologia, dalla liturgia alla sacramentaria,  il linguaggio ufficiale è fermo al Concilio di Trento e sembra che l'esegesi, i metodi storici e critici, l'ermeneutica e la semiologia siano discipline assenti, sostituite dalle formulazioni dogmatiche e catechistiche.
La stragrande maggioranza dei vescovi si occupa d'altro.
Per fortuna che alla base, tra preti veri e seri e molti uomini e donne credenti, sta nascendo una fede adulta, libera, responsabile.
Poi c'è sempre qualche vescovo che si converte al Vangelo ascoltando il popolo e mettendosi a studiare.
Quindi.... tanta e tanta fiducia in Dio e nel popolo di Dio.
Un cordiale saluto
don Franco Barbero