mercoledì 19 luglio 2017

Burkina Faso crescere o conoscere



Ivana Cossar e Luisella Paoli, le missionarie laiche da qualche mese rientrate in Italia dal Burkina Faso, dove tra l'altro seguono alcune attività di scuola cattolica organizzate nella periferia della capitale, affermano: «Le Suore Immacolatine a Ouagadougou stanno lavorando per una scuola che cresce sia per il numero degli alunni frequentanti sia per la qualità dell'offerta didattica». I quartieri Tampouy e Sylmiguiri, nei quali è presente la Fmi, Comunità delle Figlie di Maria Immacolata (v Fraternità in Rocca n. 8, 9, 10 e 11/2017), sono in forte espansione e «la richiesta di scuole è aumentata». La scuola pubblica, pur presente, è di scadente livello e conta pochi insegnanti, così moltissimi giovani e bambini rimangono analfabeti.
La proposta formativa di tipo scolastico gestita da queste religiose nasce nel 2012 ed è inizialmente rivolta solo ai bambini di età compresa tra i 3 ed i 5 anni, in quanto complementare al Centro di Formazione Artigianale frequentato dalle loro giovani madri. Poi, dal 2015 si procede ad estensione, con l'apertura della scuola primaria e l'accoglimento di una prima classe. Si arriva, nel corrente anno scolastico, a conteggiare, oltre ai 48 scolari dell'attuale seconda, i 56 alunni di una nuova prima classe.
Nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria operano come insegnanti le suore della Congregazione, professionalmente preparate tanto sul versante didattico specifico (scuola dell'infanzia / scuola primaria) quanto su quello pedagogico. La loro formazione è in particolare seguita da alcuni anni da Luisella Paoli, che mette a loro disposizione il suo articolato percorso, ricco di esperienza, maturato per decenni nella scuola italiana. Non sono poche le problematiche metodologiche ed educative che le insegnanti si trovano davanti. Le diverse provenienze degli alunni, tutti comunque accomunati dallo sperimentare il passaggio dalla vita in villaggio alla vita nella periferia della città, rappresentano un'ulteriore complessità nella conduzione di classi tanto numerose. È inoltre da considerare che, a fronte dell'eterogeneità della lingua parlata in casa dagli alunni (in Burkina sono diverse le lingue riconosciute e ben una cinquantina i dialetti) c'è da affrontare la novità dell'insegnamento «ufficiale» che viene svolto in lingua francese.
Ma questa nuova scuola deve materialmente fare i conti pure con la precarietà strutturale degli edifici scolastici: costruiti da poco, ma fatti male sia per l'uso di materiali scadenti sia per il livello di esecuzione dei lavori stessi. Bisogna rimetterci mano, per riparare i danni provocati dalle piogge intense cadute la scorsa estate, che hanno provocato fessurazioni nelle solette di copertura con pesanti infiltrazioni che sono arrivate a rovinare la pavimentazione interna delle aule. Gli alunni della scuola primaria sono temporaneamente ospitati nella casa delle suore, ma il ripristino degli ambienti scolastici è quanto mai urgente. Mentre la spesa per il primo lotto dei lavori di ripristino e di ristrutturazione viene coperta dalla Congregazione delle Suore Immacolatine, rimane da coprire il costo del secondo lotto (piano superiore dell'edificio): porte, finestre e gabinetti e quello del terzo lotto: tinteggiatura delle pareti, impianto elettrico di illuminazione e ventilazione.
Amici di Fraternità, possiamo dare un aiuto concreto a questa scuola?
Luigina Morsolin

Per contribuire ai Progetti di Fraternità (Togo, Haiti ed ora Burkina Faso) si possono inviare contributi con assegni bancari, vaglia postali o tramite il ccp 10635068 - Coordinate: Codice Iban: IT76J0760103000000010635068 intestato a Pro Civitate Christiana - Fraternità - Assisi. Per comunicazioni, indirizzo e-mail: fraternita@cittadella.org

(da Rocca, 1° luglio)