Il
presidente autocrate e interventista degli Usa minaccia azioni più
radicali dei missili lanciati in Siria. In Afghanistan ha usato per
la prima volta la superbomba (la più devastante prima dell’atomica)
uccidendo 82 militanti Isis, cosicché sorgeranno più di 82 nuovi
militanti Isis. La ‘Massive ordnance air blast’ pesa quasi 10
tonnellate e distrugge tutto nel raggio di centinaia di metri. “Un
altro grande successo, sono orgoglioso dei nostri militari”, ha
detto Trump.
Il
viceministro degli Esteri nordcoreano Han Ryol ha minacciato di
“andare alla guerra” se Washington lo “sceglierà”. Media
americani: “Usa pronti a raid preventivo contro Pyongyang”. No
comment dalla Casa Bianca. La Corea del Nord ha la bomba atomica.
Annuncia per domani, sabato 15 aprile, un evento eccezionale, nella
ricorrenza di una festa nazionale
Cina
e Russia non staranno a guardare. Siamo come nella crisi di Cuba
1962?
Sono
giorni di trepidazione, e giorni pasquali, specialmente per i
cristiani, ma per tutti i sensibili all’umanità, giorni simbolo di
condanna feroce di un profeta pacifico, e di sopravvivenza della sua
parola, del suio spirito e del suo messaggio.
Che
fare, noi senza potere imperativo? Essere.
Essere
umani, liberi dalla furia distruttiva, dominativa, vendicativa.
Essere.
Essere
pensanti e parlanti, nel coro pluriforme delle voci e dei sentimenti
umani, con l’accento sulla volontà di vivere tutti, vivere
insieme, comporre ragionevolmente e senza violenza le controversie.
Ognuno
di noi è un settemiliardesimo dell’umanità, perciò ognuno di noi
partecipa a comporre ciò che pensa, vuole, spera l’umanità.
Che
fare? Essere.
Enrico
Peyretti, Quale vita 2017/172