giovedì 27 luglio 2017

LA STESSA LUCE IN LAMPADE DIVERSE


Da tutte le parti del mondo, i popoli hanno onorato l'uno o l'altro dei Portavoce di Dio e hanno adottato i loro insegnamenti.
Venerano Cristo, Buddha, Zoroastro, Krishna ed altri alti Profeti come le loro più grandi guide. Ma non li hanno mai contemplati in rapporto gli uni con gli altri. Li pensano come rivali, in competizione per guadagnare la riverenza del mondo. Immaginano che accettando la rivelazione di uno, debbano negare la rivelazione degli altri...
Le grandi religioni non sono rivali, ma si completano come le note di una Divina Sinfonia, ognuna rappresentando un compito importante nel gran dramma dell'evoluzione umana e della sua marcia verso un destino comune...
Tutti i Messaggeri sono stati i Portavoce e i canali della Divinità invisibile. Tutti riflettono la stessa luce di Dio. Essi non sono in lotta, rivaleggiando gli uni con gli altri, ma sono venuti con una missione comune: far avanzare sempre di più, in maniera progressiva, la civiltà del genere umano e la spiritualizzazione dell'anima, e condurre tutta l'umanità verso un glorioso comune destino che sarà il raggiungimento dell'unità mondiale, della concordia e della pace universale.
Sono come lampade diverse nelle quali brilla la stessa Luce Divina. In altre parole: essendo Dio uno, la sua religione è una e tutti i Messaggeri l'hanno insegnata in diverse tappe evolutive.
(George Townshend, The Promise of AllAges, in José Maria Vigil Teologia del pluralismo religioso)