giovedì 6 luglio 2017

Le voci sulla nave di Medici senza frontiere

Ci sono momenti in cui tragedie di dimensione planetaria, come quella delle migrazioni di massa, accendono in molti una meravigliosa potenza interiore, che li spinge ad andare in mare in soccorso dei poveri cristi, che scappano dalla fame, dalle violenze o dalle guerre. E, ancora una volta, la radio riesce a restituire, con l'essenzialità dei suoni e delle voci, sia la straordinaria dedizione di chi corre in aiuto dei migranti sia il dramma immane di persone che preferiscono rischiare tutto piuttosto che restare in Paesi disperati. Il programma Tre soldi, spazio della sera di Radio 3, dedicato all'audiodocumentario (in onda dal lunedì al venerdì alle 19.45), ha proposto Un passaggio sicuro, viaggio a bordo della nave di Medici senza frontiere nel Mediterraneo (da non perdere, ascoltandolo sul sito della rete).
Nel programma di Valeria Brigida (regia di Daria Corrias, coprodotto da Gabriella Guido per K_Alma) le preghiere, i pianti e i canti delle gente sui barconi si incrociano con le voci concitate dei soccorritori. «Esattamente come quando si aspetta un ospite a casa: c'è sempre l'impressione che ci sia qualcosa fuori posto e quindi, fino quando suona il campanello, si cerca di far sì che la propria casa sia accogliente e che l'ospite si trovi a suo agio». Sono le parole di Stefano, medico di bordo sulla Vos Prudence, la nave di MSF che raccontano la dedizione e l'attenzione di questi operatori umanitari.
Carla Calvani

(Il Venerdì 16 giugno)