Paul
Ricoeur, filosofo e militante protestate
Nato
nel 1913 Paul Ricoeur rimane presto orfano di madre e successivamente
del padre, morto nella Grande Guerra. A 20 anni è già laureato in
Filosofia; insegna al liceo e si sposa nel 1935 con Simone Lejas.
Avranno 5 figli. Si avvicina alla rivista Esprit fondata da Emmanuel
Mounier, che cerca una terza via tra marxismo e individualismo
liberale. Internato in un lager in Pomerania dal 1940 al 1945,
traduce di nascosto gli scritti di Edmund Husserl.
Tra
il 1945 e il 1948 insegna tre anni al College Cévenol
du Chambon-sur-Lignon, centro per antonomasia della Resistenza
protestante francese, il paese dove furono nascosti e salvati molti
bambini ebrei (chiuso purtroppo in maniera definitiva nel luglio
2014).
Nominato
docente universitario a Strasburgo nel '48, quindi alla Sorbona nel
'56, insegna in pari tempo per 10 anni alla Facoltà protestante di
Teologia di Parigi. Nel 1966 è professore di filosofia a Nanterre,
dove durante il maggio 1968 solidarizza con gli studenti in lotta.
Nominato preside dell'Università nel 1969, in quanto “uomo di
pacatezza e di dialogo”, ma contestato pochi mesi dopo, dà le
dimissioni e va all'Università di Lovanio (Belgio); accetta quindi
un invito dall'Università di Chicago. Per circa 10 anni dividerà il
suo tempo tra gli Stati Uniti e la Francia.
Le
sue opere più significative (qui citate le edizioni italiane): i tre
volumi Tempo e racconto
(1983-85, ed. it. Jaca Book, 1986-1988, ancora recentemente
ristampati). Negli anni '90 i testi di riflessione biblico-filosofica
Sé come un altro
(Jaca Book, 2011), Amore e giustizia
(Morcelliana, 2000) e Come pensa la Bibbia
(Paideia, 2008). Nel 2000 esce La memoria, la storia,
l'oblio (Raffaello Cortina,
2003). Nel 2004 (quando ha 91 anni) la sua ultima fatica: Percorsi
del riconoscimento (Raffaello
Cortina, 2005). Si spegne nel sonno nella sua casa alla periferia sud
di Parigi il 20 maggio 2005.
Più
ampie notizie sulla sua bibliografia si possono trovare sul sito
www.fondsricoeur.fr
Riforma
14 luglio