mercoledì 9 agosto 2017

DA VITERBO UN INCONTRO ED UN APPELLO

"PER UNA POLITICA CHE SALVI LE VITE E RICONOSCA L'EGUAGLIANZA DI DIRITTI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI". 

 Si e' svolto nel pomeriggio di martedi' 8 agosto 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione e di testimonianza "per una politica che salvi le vite e riconosca l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani".

Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso il seguente appello.



In Italia una farneticante e oscena propaganda razzista e schiavista, bellicosa e neocolonialista, sta cercando di imporre una politica dei lager e delle cannoniere, una politica che ritiene normale che la Libia debba essere un immenso lager per migranti, una politica che ritiene normali i campi di concentramento e le deportazioni, una politica che ritiene normali le guerre e le dittature di regimi cui il nostro paese fornisce illegalmente armi, una politica che punisce chi salva le vite, una politica effettualmente complice dei poteri criminali schiavisti, una politica del "mors tua, vita mea".

Questo dilagante orrore va denunciato e contrastato.

La legge a fondamento del nostro ordinamento giuridico democratico, la Costituzione della Repubblica Italiana, riconosce l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, riconosce il diritto d'asilo, ripudia la guerra; ne consegue che la politica che i razzista stanno cercando di imporre nel nostro paese non e' neppure una politica, e' solo un crimine, un crimine contro l'umanita', un crimine contro la nostra stessa repubblica democratica.

Il governo receda da provvedimenti iniqui e folli, torni alla legalita' costituzionale, si decida finalmente a contrastare il razzismo anziche' essergli subalterno.

In Parlamento i legislatori fedeli alla Costituzione repubblicana, alla democrazia, al popolo italiano, si facciano sentire ed isolino e sconfiggano i razzisti.

Il popolo italiano faccia sentire la sua voce in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Due provvedimenti indichiamo urgenti.

Il primo provvedimento: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. E' l'unico modo per annientare le mafie dei trafficanti schiavisti; ed e' l'unico modo per avviare una politica internazionale di autentica responsabilita' e concreta solidarieta', per iniziare ad affermare realmente almeno in qualche parte del mondo, e progressivamente ovunque, il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, a cominciare dal diritto fondamentale: il diritto alla vita, che e' inerente ad ogni essere umano. Salvare le vite - tutte le vite - e' il primo dovere.

Il secondo provvedimento: riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese. Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto". Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.

Occorre la politica dell'umanita'.

Salvare le vite.

Occorre inverare la democrazia.

Una persona, un voto.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.



Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo



Viterbo, 8 agosto 2017