giovedì 3 agosto 2017

L’opuscolo sulla sessualità fa litigare Chiesa e Gay Pride

«Ti amo. La sessualità raccontata agli adolescenti» è stato pubblicato nel 2007 da Effatà ed è ormai fuori catalogo. L'autore è don Paolo Gariglio, anziano, storico, ex parroco di Nichelino, esperto di dinamiche dell'età evolutiva, la prefazione del cardinale ed arcivescovo emerito di Torino, Severino Poletto. Per il Torino Pride «il libro è disseminato di affermazioni omofobe, oggi non più accettabili». Per esempio?  «...l'omosessualità è presente come innocente e simbolica alternativa all'amore naturale. Quest'incentivo negativo può scuotere le fondamenta naturali su cui si fonda la crescita giovanile e far approdare a esperienze che portano all'anomalia sessuale... È una malattia l'omosessualità».
Battaglia è categorico: «Le parrocchie di Nichelino hanno pensato di fare un favore agli adolescenti dei loro campi estivi con il chiaro intento di aiutarli nella loro crescita consapevole, guidandoli con menzogne e affermazioni anti scientifiche scritte da un anziano uomo di fede che forse non ha immaginato il male che avrebbe provocato a ragazzi e ragazze in una fase della vita così delicata. Il germe della discriminazione e del non amore purtroppo nasce sempre dalla non conoscenza». Poi: «Chiediamo ufficialmente alla Città di Nichelino di prendere posizione».
«Non è un libro omofobo, è un testo - replica don Iosif Patrascan, viceparroco della Santissima Trinità a Nichelino - che contiene molte indicazioni utili ai giovani per approcciare la sessualità in un'età delicata. Se poi per alcuni passaggi si vuole aprire una polemica si faccia pure. Ribadisco però che si tratta di un testo formativo che affronta molte tematiche legate ai sentimenti». Aggiunge: «Ci tengo a precisare che nell'incontro sull'amore e sulla sessualità fatto coi ragazzi nei giorni scorsi mi sono raccomandato personalmente che bisogna avere massimo rispetto per chi è attratto da persone dello stesso sesso». E ammette: «Sono stato io a distribuire quel libro».
Dal Comune prendono le distanze: «Parlare di malattia è incondivisibile - dice l'assessore Diego Sarno, da sempre in prima fila al Pride di Torino - mi sembra scontato e superfluo anche solo ribadirlo. La nostra città ha già celebrato unioni civili nel rispetto di tutte le sensibilità. La nostra posizione è dunque chiara e lontana da quanto avvenuto».
Legato – Martinengo

(La stampa 25 luglio)