NON
SONO PIU’ UN DIO SIAMO TUTTI DEI
(Beppe Manni – Gazzetta di Modena 31 Gennaio 2018)
Il
6 novembre Trump ha incontrato l’imperatore giapponese Akinito: non
ha fatto il profondo inchino del protocollo ma solo una stretta di
mano e una pacca sulla spalla. Non c’é più religione diremmo noi.
Infatti.
Per salvare la testa, Hiroito nella
Dichiarazione
della ‘Natura umana dell'imperatore’, il
1º gennaio 1946 aveva rinunciato ad essere l'incarnazione vivente di
un dio. Nella nuova
Costituzione giapponese l'imperatore
è solo il simbolo dello Stato e dell'unità del popolo.
O
se. Il I°
gennaio del 2018 il papa dicesse: ci siamo sbagliati non sono
infallibile. uno solo è il vostro maestro e il vostro Dio. I dogmi
erano modi di dire. Abbiamo tradito il vangelo con persecuzioni,
guerre e alleanze politiche.
Se
la Madonna di Medjugorje rivelasse nell’ultima chiacchierata coi
veggenti: “Da oggi non appaio più scusate il disturbo. I veggenti
vi hanno raccontato solo banalità a nome mio, vostra madre vi dice
cose più sagge. Ascoltatela”.
Se
Sgarbi urlasse “Sono un idiota ho detto spesso delle cazzate”.
Se
i Vescovi
e gli Imam affermassero: “la Bibbia e il Corano dicono cose buone
ma dovete ragionare con la vostra testa e il vostro cuore”.
Se
il parroco una domenica mattina a messa confessasse: “Non ho niente
da insegnarvi parlate voi e aiutatemi.
Se
un politico ammettesse che forse non ha ragione. O che “Sono un
delinquente, un imbroglione e un puttaniere, scusatemi”.
Siamo
stanchi di superuomini che
parlano in nome di Dio o d maestri che dicono di possedere la Verità.
Vogliamo uomini e donne che parlano in nome degli uomini e delle
donne; che dicono cose giuste e responsabili.
E’
terminato il tempo in cui gli dei si facevano uomini. E’ venuto il
tempo in cui gli uomini e le donne si fanno dei, padroni del loro
destino. “Se mi sbaglio mi corrigerite” disse papa Vojtila il
giorno dell’incoronazione”, ma solo a parole. Di fatto non ha mai
ascoltato nessuno.
Ma
forse l’uomo è ancora un infante e un bamboccio che ha bisogno di
una madre che gli racconta favole e di un padre che lo comandi.
Al
prossimo concilio a Gerusalemme i rappresentanti di tutte le
religioni faranno il documento dal titolo: “Falsum multum diximus
veniam petimus: Vi abbiamo raccontato molte cose false, chiediamo
scusa: non esistono parole di Dio ma solo messaggi di uomini buoni
che ci parlano di Dio e ci aiutano a cercarlo nel mistero di se
stessi, della natura e della storia.
E
anche nei nostri libri
sacri.
Per vivere onestamente nella fratellanza e per la salvezza della
terra. Per una pace tra tutti i popoli”.