martedì 2 gennaio 2018

L'IRONIA CHE FA BENE..

NON SONO PIU’ UN DIO SIAMO TUTTI DEI (Beppe Manni – Gazzetta di Modena 31 Gennaio 2018)
Il 6 novembre Trump ha incontrato l’imperatore giapponese Akinito: non ha fatto il profondo inchino del protocollo ma solo una stretta di mano e una pacca sulla spalla. Non c’é più religione diremmo noi.
Infatti.
Per salvare la testa, Hiroito nella Dichiarazione della ‘Natura umana dell'imperatore’, il 1º gennaio 1946 aveva rinunciato ad essere l'incarnazione vivente di un dio. Nella nuova Costituzione giapponese l'imperatore è solo il simbolo dello Stato e dell'unità del popolo.
O se. Il I° gennaio del 2018 il papa dicesse: ci siamo sbagliati non sono infallibile. uno solo è il vostro maestro e il vostro Dio. I dogmi erano modi di dire. Abbiamo tradito il vangelo con persecuzioni, guerre e alleanze politiche.
Se la Madonna di Medjugorje rivelasse nell’ultima chiacchierata coi veggenti: “Da oggi non appaio più scusate il disturbo. I veggenti vi hanno raccontato solo banalità a nome mio, vostra madre vi dice cose più sagge. Ascoltatela”.       
Se Sgarbi urlasse “Sono un idiota ho detto spesso delle cazzate”.  
Se i Vescovi e gli Imam affermassero: “la Bibbia e il Corano dicono cose buone ma dovete ragionare con la vostra testa e il vostro cuore”.       
Se il parroco una domenica mattina a messa confessasse: “Non ho niente da insegnarvi parlate voi e aiutatemi. 
Se un politico ammettesse che forse non ha ragione. O che “Sono un delinquente, un imbroglione e un puttaniere, scusatemi”.
Siamo stanchi di superuomini che parlano in nome di Dio o d maestri che dicono di possedere la Verità. Vogliamo uomini e donne che parlano in nome degli uomini e delle donne; che dicono cose giuste e responsabili.
E’ terminato il tempo in cui gli dei si facevano uomini. E’ venuto il tempo in cui gli uomini e le donne si fanno dei, padroni del loro destino. “Se mi sbaglio mi corrigerite” disse papa Vojtila il giorno dell’incoronazione”, ma solo a parole. Di fatto non ha mai ascoltato nessuno.
Ma forse l’uomo è ancora un infante e un bamboccio che ha bisogno di una madre che gli racconta favole e di un padre che lo comandi.
Al prossimo concilio a Gerusalemme i rappresentanti di tutte le religioni faranno il documento dal titolo: “Falsum multum diximus veniam petimus: Vi abbiamo raccontato molte cose false, chiediamo scusa: non esistono parole di Dio ma solo messaggi di uomini buoni che ci parlano di Dio e ci aiutano a cercarlo nel mistero di se stessi, della natura e della storia.
E anche nei nostri libri sacri. Per vivere onestamente nella fratellanza e per la salvezza della terra. Per una pace tra tutti i popoli”.

Se verrà quel giorno, saremo tutti più umani e ognuno si assumerà responsabilità senza paraventi divini o politici. Non ci sarà più bisogno che le pecore cattoliche e le capre islamiche o il popolo bue, aspettino la voce del pastore infallibile che dice come si deve fare all’amore o come si deve morire. L’obbedienza non è veramente più una virtù. Sarà sufficiente la costituzione italiana che oggi 70 anni fa che entrò in vigore, le leggi dello stato e specialmente la coscienza.