domenica 4 marzo 2018

A POMARETTO 16 POSTI LETTO, 4 DESTINATI ALL'HOSPICE
Il reparto per pazienti post-acuti - Un milione dalla Regione, 200mila dalla Chiesa valdese


Presto, anche Pomaretto, così come Torre Pellice, avrà un nucleo di Continuità assistenziale a valenza sanitaria, quelli definiti con l'acronimo Cavs. L'ex ospedale valdese, dopo il trasferimento a Pinerolo della Riabilitazione funzionale, si nutre di nuovi contenuti, importantissimi per la popolazione. I nuclei Cavs, infatti, rappresentano l'anello di congiunzione tra ospedale e territorio e sono dedicati in particolare a quei pazienti, soprattutto anziani i quali, avendo superato la fase acuta, non necessitano più dell'ospedale, ma nello stesso tempo la loro fragilità, o quella del proprio nucleo famigliare, non permette loro di ritornare al domicilio. I pazienti potranno essere indirizzati al Cavs sia direttamente dall'ospedale, sia su segnalazione dei medici di famiglia tramite il nucleo di cure territoriali. Sono 16 in totale i posti letto che torneranno al primo piano del presidio sanitario di Pomaretto al posto della Riabilitazione, aggiungendosi agli altri 16 posti letto di lungodegenza attivi al secondo piano.
Ma c'è un'altra novità, altrettanto importante per la valle e il Pinerolese: dei nuovi 16 posti letto, 4 saranno dedicati alle cure palliative. Un piccolo hospice di territorio, che si affianca ai posti letto per pazienti terminali previsti con una convenzione all'ospedale "S. Luigi" di Orbassano. Ma anche in questo caso avere disponibilità sul proprio territorio, innestandosi nella comunità che si sente propria, riteniamo sia un'altra cosa. L'attivazione di questo piccolo ma prezioso nucleo è anche possibile grazie all'impegno della Chiesa valdese (8 per mille), la quale ha destinato al progetto 200mila euro. «Abbiamo valutato l'impegno dell'Asl TO3 sulle cure palliative e abbiamo immaginato che per completare la filiera fosse necessario questo hospice - ci riferisce il moderatore della Tavola valdese, Eugenio Bernardini-. Questo primo sostegno è sperimentale, per qualche anno, in seguito si valuterà se il progetto risponde ad una reale necessità del territorio». Si devono ancora definire i dettagli del finanziamento, «Ma il fondo andrà ad aiutare la gestione del servizio», riferisce ancora il moderatore Bernardini. La Regione, da parte sua, ha stanziato 1 milione di euro per l'attivazione dei posti Cavs. «Ciò - spiega l'Azienda sanitaria TO3 - ci permetterà anche di assumere nuovo personale infermieristico da destinare al progetto, attingendo dalla graduatoria del grande concorso che l'Azienda aveva espletato nel 2012». Tutto ciò fa presagire tempi brevi per il completo riutilizzo del presidio sanitario di Pomaretto.
Sofia D'Agostino

(L'Eco del Chisone 21 febbraio)