sabato 10 marzo 2018

Dove il cristianesimo non rinasce marcisce (Pier Paolo Pasolini)

Ieri sera sono stato con un gruppo di giovani scout. Serata davvero interessante. Giovani intensi, veri, preparati. Ho imparato tantissimo. Mi hanno coperto di domande. Mi ha colpito la loro enorme difficoltà a credere. Con molta sincerità mi hanno detto: «Perché dovrei sentire il bisogno dl Dio?». Con domande diverse mi hanno fatto toccare con mano quanto dice un libro dal titolo scioccante: "La prima generazione incredula". I nostri giovani faticano a credere, non ci trovano alcun gusto, non ne vedono alcuna utilità. Dio è diventato inutile, vuoto, distante. Ed oggi io sono qui, con le loro domande che mi girano nella testa, anzi nel cuore. Ho davanti i loro volti, volti di giovani belli, seri, impegnati, simpatici. E mi chiedo: «Perché la nostra generazione non riesce più a "passare Dio" a questi cuccioli? Forse davvero il Dio che proponiamo noi adulti è diventato qualcosa di vecchio, inutile, senza passione?». Anzi di più: «Ma chi è Dio, che cosa è la fede per noi adulti?».
I giovani hanno una risposta netta: «Il vostro Dio non ci appassiona, non ci emoziona, non ci tocca». Eppure una società senza Dio è una società piena di dei. Una società senza desiderio di paradiso è una società piena di inferni. Una società senza il comando dell'amore e del perdono è una società ferma, violenta, fredda, indifferente. Una società senza Risurrezione è una società senza sogni, di corsa, ma senza orizzonte. Una società senza Padre è una società sola. Amici adulti quale società desideriamo per i nostri figli e nipoti? Per quale società stiamo lottando? Non ci turba la perdita di Dio? Il grande pensatore ateo F. Nietzsche, dopo aver proclamato con forza la morte di Dio, dopo aver gridato che bisogna sbarazzarsi di Dio, ha un tuffo al cuore, si rende conto del vuoto e scrive: «Ma cosa abbiamo fatto, quando abbiamo svincolato questa terra dal sua sole? Ma in che direzione si muove adesso? In che direzione ci muoviamo noi? Lontano da ogni sole? Non precipitiamo sempre più in basso? E all'indietro, di lato, in avanti, da ogni parte? Esistono ancora un sotto e un sopra? Non navighiamo attraverso un infinito nulla? Non avvertiamo l'alito dello spazio vuoto? Non fa sempre più freddo? Non è sempre più notte?». Pagine toccanti che mi tornano spesso alla mente. La società di domani è nelle nostre mani, di noi adulti. Aiutiamoci a creare qualcosa di bello, di gustoso, di alto per questi nostri cuccioli! A chi è credente dico: «Aiutiamoci a rinnovare il cristianesim
o» . Perché «dove il cristianesimo non rinasce, marcisce».
Derio Olivero, vescovo

(L'Eco del Chisone 28 febbraio)