Una
delle pratiche più feconde che ho perseguito nel corso della vita è
la costante fuga dalla tentazione di apparire, di diventare celebre.
La decisione di non diventare uno che “sta sul video”, il rifiuto
di quelle “comparse” che fanno colpo, non comporta la volontà di
nascondere le proprie scelte. Il che potrebbe essere un preoccupante
segnale di paura e di ambiguità. Si tratta di non mettere mai al
centro noi stessi, ma il servizio di accompagnamento delle persone
con cui camminiamo.
La
mia esperienza mi ha fatto dolorosamente constatare che alcune
persone, compresi alcuni teologi o pensatori, quanto più sono
diventati celebri e televisivi, tanto meno sono stati creativi,
coraggiosi, coerenti. Si tratta di saper vivere in pubblico senza
farsi pubblicità.
Questo va ribadito costantemente, prima che agli
altri, a noi stessi, per non cadere nella trappola del narcisismo.
Franco
Barbero