venerdì 20 luglio 2018

RIPOSO

"Per questo il riposo non può essere solo la "pausa" necessaria per riprendere le nostre energie esaurite o la "valvola di sfogo" che ci libera dalle tensioni accumulate, per poi tornare con nuove forze al lavoro di sempre.
Il riposo dovrebbe aiutarci a rigenerare tutto il nostro essere, scoprendo nuove dimensioni della nostra esistenza. La festa deve ricordarci che la vita non è solo sforzo e lavoro pressante. L'essere umano è fatto anche per divertirsi, per giocare, per godere dell'amicizia, per pregare, per ringraziare, per adorare… Non dobbiamo dimenticare che, al di là di lotte e rivalità, tutti siamo chiamati già fin da ora a godere da fratelli di una festa che un giorno sarà definitiva.
Cerchiamo di imparare a "fare le vacanze" in un altro modo. Non dobbiamo avere l'ossessione di "trascorrerle bene" a ogni costo, ma dobbiamo saper godere con semplicità e gratitudine degli amici, della famiglia, della natura, del silenzio, del gioco, della musica, dell'amore, della bellezza, dello stare insieme.
Non si tratta di svuotarci nella superficialità di alcuni giorni vissuti pazzamente, ma di recuperare l'armonia interiore, di curare meglio le radici della nostra vita, di incontrarci con noi stessi, di godere dell'amicizia e dell'amore delle persone, di "gioire di Dio" attraverso la creazione intera.
E non dimentichiamo qualcosa di importante. Abbiamo diritto al riposo e alla festa se ci stanchiamo quotidianamente sforzandoci di costruire una società più umana e felice per tutti".

Josè Antonio Pagola, Marco, pag, 113