martedì 15 gennaio 2019

GIUSEPPE SOGNA....

Giuseppe sogna…
Matteo 1,18-25
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noiDestatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù”.
Matteo 2,13-15
Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: dall'Egitto ho chiamato il mio figlio”.
Matteo 2, 19-23
Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino» Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele. Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno»”.
Non avevo mai letto di seguito questi testi che descrivono i sogni compiuti da Giuseppe.
Questi brani sono inseriti nei Vangeli dell’infanzia che Matteo e Luca scrivono per ”dare“ una nascita particolare e degna al Profeta di Nazaret. In questi brani non dobbiamo cercare la cronaca dei fatti, ma leggendoli, ci dobbiamo soffermare sul loro insegnamento.
In questi sogni compare un angelo che dà a Giuseppe degli ordini.
La presenza degli angeli nelle Scritture ebraiche e nel Vangelo è abbastanza consueta: Maria riceve l’annuncio della sua futura maternità da un angelo, Agar individua un pozzo grazie ad un angelo, proprio mentre stava morendo con il suo bambino nel deserto e Abramo viene fermato, durante il sacrificio di Isacco, dalla voce di un angelo. Anche Giuseppe riceve tre inviti da un angelo.
Gli angeli sono la metafora della presenza di Dio nella nostra vita.
Dio ci ama e non ci abbandona mai, anzi ci fa sempre delle nuove proposte che molto spesso scombinano i nostri piani: Giuseppe non avrebbe immaginato di ritrovarsi con moglie e figlio e… che figlio!!

Spesso nella nostra vita i nostri progetti non si sono realizzati, anzi sono andati proprio per un verso diverso, ma quella nuova situazione non prevista ci ha fatto scoprire nuovi orizzonti.
Ho sempre desiderato vivere con i nostri figli vicino, specialmente negli anni della nostra vecchiaia.. e invece sono in giro per il mondo per lavoro e per studio. Ma questa situazione inaspettata ci ha permesso di scoprire modalità diverse per relazionarci, di viaggiare per andarli a trovare, visitando così luoghi e che non avremmo facilmente conosciuto. E di riempire il nostro nido ”vuoto“ con la compagnia di una ragazza marocchina che è diventata un po’ nostra figlia!!!
Nella nuova “avventura” Giuseppe non è lasciato solo, ma è sempre accompagnato da Dio che lo sostiene per scampare al pericolo di Erode.
Anche noi quando riusciamo a compiere un piccolo passo di condivisione, di scelte contro corrente, constatiamo sempre che Dio ci dona la forza necessaria per portare a termine il piccolo progetto.
I verbi di movimento caratterizzano questi brani, a Giuseppe viene detto: prendi in sposa Maria, parti, torna… Dio ci dà la spinta per non cullarci nel nostro guscio.
Le scelte di vita di Gesù sono state tutte a favore dei meno fortunati, ed egli ci invita a seguire il suo orizzonte e a fidarci di Dio che, anche attraverso ”gli angeli “,non ci abbandona mai!
M.Grazia Bondesan
(predicazione per l’Eucarestia del 13 gennaio 2019)