sabato 6 marzo 2021

Comunità  cristiana di base di  via Città di Gap, Pinerolo

NOTIZIARIO DELLA CASA DELL'ASCOLTO E DELLA PREGHIERA

Per sfogliare il notiziario

https://flipbookpdf.net/web/site/a1b60e43eb631b60da6e70c21931d896ea374f13202103.pdf.html

N° 77 marzo '21




In evidenza:

     INCONTRI DI COMUNITA' IN VIDEOCONF.

- 2, 16, 23 e 30/3: gruppi biblici  

- 7, 14, 21 e 28/3: eucarestie

- 9/3: incontro su "Il Dio violento…"

- 21/3: assemblea comunitaria

- 30/3: liturgia del perdono

- 3/4: celebrazione della Pasqua

    NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

- Verso il seminario nazionale delle CdB  

     SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

- Una notizia straordinaria  

- Lasciateci dare forma alla Chiesa  

- Ebreo per sempre  

    DALLA NOSTRA COMUNITA'

- Questa comunità  

APPUNTAMENTI DI COMUNITA' IN VIDEOCONFERENZA

NB: i link per i gruppi biblici e le eucarestie verranno inviati agli indirizzi di una mailing list di persone interessate (se volete essere aggiunti segnalatecelo ad uno degli indirizzi riportati a p.8).

     MARTEDI' 2 MARZO h 21 – Gruppo biblico: Mc 6,45-7,23 (prepara Gilda P.)

     DOMENICA 7 MARZO h 10 – Eucarestia: predicazione di Emanuela B. e Maria Grazia B.

     MARTEDI' 9 MARZO h 21 – Incontro di approfondimento su "Il Dio violento nelle scritture ebraiche e cristiane" (introduce Franco Barbero).

     DOMENICA 14 MARZO h 10 – Eucarestia: predicazione di Esperanza O. e Stefania P..

     MARTEDI' 16 MARZO h 21 – Gr. bibl.: Mc 7,24-8,10 (prepara Ines Rosso)

     DOMENICA 21 MARZO h 10 – Eucarestia: predicazione di Enrico, Fiorentina e Isabella.

     DOMENICA 21 MARZO h 11:15 – Assemblea di comunità

     MARTEDI' 23 MARZO h21 – Gruppo biblico: Mc 8,11 - 8,32 (prepara Fiorentina C.).

     DOMENICA 28 MARZO h 10 – Eucarestia: predicazione di Gilda P. e Roberto D.

     MARTEDI' 30 MARZO h 21 – Liturgia del Perdono: predicazione di Valter P. e Franco B.

     SABATO 3 APRILE h 21 – Celebrazione della Pasqua: predicazione di Fiorella L., Franco B. e Maria Grazia B..

ALCUNI APPUNTAMENTI con F. Barbero (in videoconferenza)

     SABATO 6 MARZO ore 20:45 - Incontro sul tema "Gesù figlio di Dio" con CdB di Piossasco. Chi desiderasse partecipare contatti Maria Grazia (giorgio.grazia@gmail.com)

     MERCOLEDI' 7 APRILE ore 17:30-19Presentazione del libro "Senza chiedere permesso". Il link sarà inviato qualche giorno prima dell'incontro.

NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

Verso il seminario nazionale delle CdB

A febbraio si è svolto il quarto dei cinque incontri previsti per preparare il seminario nazionale delle comunità cristiane di base programmato per i giorni 1 e 2 maggio 2021, sul tema "Cristianesimo: tramonto o tempo di rigenerazione?".

Ernesto Borghi, docente di esegesi biblica presso il Corso Superiore di Scienze Religiose di Trento e presso l'Istituto di Scienze Religiose di Bolzano e presidente dell'Associazione Biblica della Svizzera Italiana, ha introdotto il dibattito sul tema "relazione vitale tra lettura biblica ed esperienza di fede. Nuove esperienze comunitarie e personali di lettura biblica".

La relazione è stata ricca e stimolante e, come nei precedenti incontri, la partecipazione è stata notevole.

Le registrazioni video e gli audio dei primi quattro incontri e alcuni commenti scritti sono state pubblicate sul sito nazionale delle comunità cristiane di base, nella sezione "Verso il seminario nazionale CdB 2021", visualizzabile usando il seguente link: https://www.cdbitalia.it/seminario-cdb-2021/

Il prossimo incontro si svolgerà giovedì 18 marzo, sempre a partire dalle 20:45. Introdurrà don Paolo Zambaldi sul tema "quali cammini e proposte di rinnovamento dalla chiesa tedesca?". L'incontro si può seguire utilizzando "zoom", in alternativa si potrà seguire la diretta usando facebook, anche senza avere un account. La segreteria nazionale invierà i relativi link al suo abituale indirizzario. Se volete essere aggiunti all'indirizzario segnatecelo.

Francesco Giusti

SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

Una notizia straordinaria

Leggete a pag.9 del "Manifesto" del 3/3/21 il lungo articolo - intervista con Avraham Burg in cui dichiara: "Da ebreo rinuncio alla nazionalità ebraica". "Con la legge dello Stato -nazione gli arabi sono discriminati in modo ufficiale. Per me è un punto di non ritorno. Sono ebreo ma non voglio appartenere alla "nazione-ebraica" di fronte a ciò che rappresenta in Israele". Così Avraham Burg, ex presidente della Knesset, spiega al manifesto il rifiuto della nazionalità ebraica". Non abbiamo più bisogno di stati-nazione ebraici, cristiani, musulmani, induisti.... Abbiamo bisogno di stati che accolgano le persone difendendone i pari diritti.

Tanti ebrei farebbero bene a compiere questa profetica ed umanistica dissociazione, tanto più in presenza di un razzista come Netanyhau.

Franco Barbero

Lasciateci dare forma alla Chiesa

Questa sera (s'intende il 5 febbraio 2021) si è conclusa dopo due giorni di lavori la conferenza online del Cammino Sinodale. Dopo la prima assemblea sinodale, svoltasi un anno fa a Francoforte sul Meno, e le conferenze regionali dell'autunno scorso, questa conferenza, organizzata nelle speciali modalità dovute alla pandemia, è stata un'ulteriore tappa del Cammino. Hanno partecipato i membri dell'Assemblea sinodale, gli altri membri dei quattro Forum sinodali, gli osservatori della comunità ecumenica e dei paesi vicini e i referenti diocesani. Inoltre, più di 80 rappresentanti dei media hanno accompagnato la conferenza.

Al centro del primo giorno di lavori è stato il dibattito sugli abusi sessuali all'interno della Chiesa cattolica. Il team portavoce del Consiglio consultivo per le vittime di abusi sessuali della Conferenza episcopale tedesca, con Johanna Beck, Kai-Christian Moritz e Johannes Norpoth, si è rivolto ai partecipanti ed alle partecipanti con l'appello a compiere necessari passi concreti, sullo sfondo delle esperienze personali: "Non lasciamoci distrarre da sistemi che sono in "modalità allarme" ed infastiditi. Per la credibilità, per la reputazione della nostra Chiesa e per quelli di noi che sono colpiti, sarà decisivo il modo in cui i risultati, quando diventeranno pubblici, saranno trattati a livello di leadership delle diocesi: quali conseguenze se ne trarranno, anche per quanto riguarda le persone, e inoltre - cosa particolarmente importante per noi in questo momento – cosa resterà nel presente e nel futuro di quelle  lunghe, significative dichiarazioni che in passato sono state fatte a proposito del proprio desiderio di fare chiarezza", ha detto il team portavoce. E inoltre: "La violenza sessuale e l'abuso spirituale nei riguardi di bambini, giovani e adulti rappresentano un'inimmaginabile perversione del Vangelo. Fare tutto il possibile per porre fine a questa perversione (anche se per farlo si deve uscire dalla propria zona di comfort teologico) è evangelizzazione"

Il vescovo Dr. Stephan Ackermann, commissario della Conferenza episcopale tedesca per le questioni legate all'abuso sessuale in ambiente ecclesiastico e per le questioni relative alla protezione di bambini e giovani, ha ricordato gli impegni che la Conferenza episcopale tedesca ha volontariamente assunto dopo lo studio MHG. "Particolarmente importanti sono stati l'istituzione di un comitato consultivo per gli interessati, l'ulteriore sviluppo della procedura per il riconoscimento della sofferenza e lo sviluppo di criteri uniformi per i processi di rivalutazione nelle diocesi. Nel prossimo futuro, si tratterà di stabilire un sistema efficace per monitorare gli strumenti di prevenzione, intervento e rivalutazione", ha detto il vescovo Ackermann.

Nella conferenza online, si è reso evidente il desiderio urgente di fare rapidi progressi nel riconsiderare il problema degli abusi e della violenza sessuale in tutte le diocesi, guadagnando così nuova fiducia e credibilità. A tal fine, il Presidio del Cammino Sinodale aveva pubblicato immediatamente prima della conferenza online la dichiarazione "Trasparenza e responsabilità - Coerentemente contro l'abuso sessuale e la violenza nella Chiesa". Dice: "Chiediamo alle persone colpite da abusi e violenze di guardare criticamente il nostro cammino. Stiamo lavorando per sviluppare nella Chiesa forme, strutture e modalità di azione che prevengano ed impediscano attacchi alla dignità della persona." Il presidio del Cammino Sinodale vorrebbe quindi includere nel Cammino Sinodale, a livello strutturale la collaborazione dei rappresentanti delle vittime. Ulteriori dettagli saranno da chiarire nelle discussioni interne tra i vari gruppi.

Il secondo giorno della conferenza si è concentrato su relazioni e dibattiti sul lavoro dei quattro forum sinodali. In questo contesto, testi di base e le domande essenziali sono stati discussi nelle audizioni tra i vari gruppi e approfonditi attraverso dichiarazioni esplicite sui vari punti. I testi presentati e altri ancora in preparazione saranno ulteriormente sviluppati e presentati in autunno all'assemblea sinodale per una prima lettura formale.

La presidenza del Cammino Sinodale ha tracciato un bilancio positivo della conferenza online. Il Prof. Dr. Thomas Sternberg, Presidente del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (ZdK), ha sottolineato alla fine che è stato un bene che l'occasione del processo di riforma, lo shock per la violenza sessuale all'interno della Chiesa, sia stata espressamente resa tema dell'incontro. "Siamo stati in grado di ascoltare contributi impressionanti dal nuovo consiglio consultivo delle vittime. Questo incontro straordinario era giusto e importante, nonostante i limiti imposti dal formato della riunione. Ora dobbiamo andare avanti con decisione nel nostro percorso. Ora il dibattito e il processo decisionale sono possibili e necessari. I fondamenti e le posizioni sono stati chiariti. Con la massima partecipazione di tutti i membri del sinodo, ora sono stati sviluppati progetti concreti", ha detto il Prof. Sternberg.

Bischof Dr. Georg Bätzing, Vorsitzender der Deutschen Bischofskonferenz, dankte dem Sprecherteam des Betroffenenbeirates. „Das waren bewegende Zeugnisse und klare Ansagen – an uns alle im Synodalen Weg. Wir werden die Betroffenen in die weitere Arbeit des Synodalen Weges einbinden. Ich bin dankbar für die inhaltlichen Debatten, die wir gestern und heute geführt haben. Wir spüren alle: Es ist hoher Druck da und ich kann die Unruhe verstehen. Wir haben diesen Weg begonnen und wir werden am Ende Entscheidungen treffen und Beschlüsse fassen. Was mich dabei besonders freut, ist das gute Miteinander von Bischöfen und Laien in sachbezogenen, offenen und persönlich geprägten Diskussionen. Viele haben den Eindruck: Mit dem Synodalen Weg gestalten wir die Zukunft für die Kirche als Weg von ‚Umkehr und Erneuerung'. Das versuche ich auch bei meinen Gesprächen in Rom deutlich zu machen."

Il vescovo Dr. Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha ringraziato il team di portavoce del consiglio consultivo. "Sono state testimonianze commoventi e annunci chiari - per tutti noi nel Cammino Sinodale. Coinvolgeremo le persone che sono state oggetto di abusi nell'ulteriore lavoro del Cammino Sinodale. Sono grato per i dibattiti sostanziali che abbiamo avuto ieri e oggi. Tutti noi sentiamo molta pressione intorno a noi, e posso capire l'ansia. Abbiamo intrapreso questo percorso e alla fine prenderemo delle decisioni e delle risoluzioni. Ciò che mi fa particolarmente piacere è la buona cooperazione tra vescovi e laici in discussioni concrete, aperte e personali. Molti hanno l'impressione che con il Cammino Sinodale stiamo plasmando il futuro della Chiesa come una via di 'conversione e rinnovamento'. Cerco di farlo capire anche nei miei colloqui a Roma".

Karin Kortmann, vicepresidentessa della ZdK, ha sottolineato: "Siamo grati che i membri del Consiglio consultivo delle vittime di abuso abbiamo accolto il nostro invito a collaborare. Lo apprezziamo molto. Questo mette la prospettiva delle persone colpite più al centro delle nostre delibere. Ottenere buoni risultati è, da parte nostra, un dovere nei loro confronti". Riguardo agli attuali sviluppi nell'arcidiocesi di Colonia, ha aggiunto: "Il cardinale Woelki ha promesso di pubblicare la nuova perizia e i nomi. Dovrà misurarsi con le pretese giuridiche, canoniche, morali e spirituali richieste dalla Presidenza, che sono legate alla sua funzione. Lo prendiamo in parola".

Il vicepresidente della Conferenza episcopale tedesca, il vescovo Dr. Franz-Josef Bode, ha detto di aver sottovalutato le possibilità positive di una così grande conferenza online. "Lo hanno mostrato chiaramente anche le impressionanti parole degli ospiti provenienti da paesi vicini e della comunità ecumenica. Hanno contribuito anche con le loro domande e osservazioni in modo utile e stimolante". Su questo punto si sono espressi anche l'arciprete Radu Constantin Miron (Conferenza Episcopale Ortodossa Germania), Josian Caproens (Forum Europeo, Belgio) e il vescovo Czeslaw Kozon (Conferenza Episcopale Nordica, Danimarca). Il vescovo Bode ha aggiunto: "Al di là di questo, ho vissuto le udienze come una lotta molto seria e costruttiva, se non priva di tensione, per una buon cammino della Chiesa verso il futuro. In una Chiesa così sfidata dalla pandemia e dal confronto critico con gli abusi, questa comunità online è un segno di speranza e del sorprendente lavoro dello Spirito di Dio, un segno che non mi aspettavo", ha detto il vescovo Bode.

La Presidenza ha anche sottolineato che la pressione per l'azione nella Chiesa è grande e che la necessità di un cambiamento è fuori discussione. "Il cammino sinodale emerge mentre camminiamo. Diamo forma alla nostra Chiesa", è stato l'appello urgente alla conferenza online. In questo contesto, la presidenza ha sottolineato che il cammino sinodale non sarà un cammino senza impegno, ma segnalerà anche dove sussistono differenze. "Questo rende ancora più importante stare insieme anche nella controversia e non abbandonare la dimensione comune del cammino, essere chiesa insieme". Dare risposte franche in un cambiamento di tempi che solleva nuove e vecchie domande, in vista delle quali un dibattito è giustificato e necessario, significa anche non arrivare sempre a risposte completamente unanimi. Ma è necessario cercarlo, anche per cercare il nucleo di verità nella dichiarazione di colui la cui opinione non condivido", ha detto il Presidio. In questo processo, quindi, ogni voce è importante per poter prendere la migliore decisione possibile ponderando i vari argomenti.

A cura di Antonella Ippolito

[CdB di Pinerolo - via Città di Gap; facoltà di filosofia dell'Università di Potsdam (Germania)]

Traduzione del sunto finale comparso sul sito ufficiale del Sinodo (https://www.synodalerweg.de/service/aktuelles/meldung/online-konferenz-des-synodalen-weges-beendet), pubblicata su Adista n.7 del 20/2/2021, pp.12-13.

 

PS: si segnala a chi conosce il tedesco che sul sito è consultabile un livestream degli incontri. 

Ebreo per sempre

"Dopo secoli nei quali l'universalità del messaggio cristiano sembrava legata alla 'non appartenenza' di Gesù ad una tradizione religiosa particolare si riscoprono i cap. 9-10 della Lettera di Paolo ai Romani ed inizia un recupero delle radici ebraiche del cristianesimo".

Domanda: per quale motivo i cap. della lettera ai Romani erano stati rimossi? Chi furono i primi a studiare seriamente questo testo di Paolo? In quale misura l'antigiudaismo ha influenzato la esclusione di Gesù dalle sue radici? Possiamo studiare bene questi 2 capitoli?

"Se Gesù appartiene al popolo d'Israele, ciò significa che la sua fede è una 'fede ebraica'... è possibile mettersi alla ricerca del 'quinto Gesù', non il Gesù dei '4 vangeli' ma quello pre-ecclesiastico?"

Questa idea di Lapide esegeta ebraico mi affascina. Nella bibliografia lasciata dalla professoressa trovo un libro di Lapide dal titolo "Insegnava nelle loro sinagoghe" e vorrei sapere se ci può guidare in questa ricerca. "La riscoperta di Gesù ebreo ha significato anche il passaggio dalla teologia cristiana della "sostituzione" alla riscoperta dell'elezione "mai revocata" del popolo d'Israele (Rom. 9-11) potrebbe tradursi in una ricerca sinergica da ambo le parti per scoprire il "quinto Gesù" rimasto nell'ombra, quel Gesù che potrebbe essere piuttosto diverso da quello che abbiamo pensato di conoscere finora".

Per fare un solo esempio mi pare interessante quanto detto dalla prof. Bartolini sulla ricerca che riguarda i Vangeli della Passione Morte di Gesù.

Nella bibliografia vedo un libro di S. Jona dal titolo "Gli ebrei non hanno ucciso Gesù".

L'ultima osservazione "il coraggio di tornare al 'Gesù ebreo per sempre' rimettendo in discussione riletture che ne hanno snaturato l'identità e il messaggio potrebbe essere un'inaspettata sorpresa per tutti"

A me piacerebbe molto fare questo cammino in compagnia dei fratelli ebrei per avere questa

sorpresa che toglie Gesù dalle gabbie dogmatiche dei concili.

Un caro saluto

Carlo Bianchin

 

Carlo Bianchin ci ha ricordato un autore ebreo di primo piano per quanto riguarda la lettura ebraica degli scritti neotestamentari. Pinchas Lapide si considera un neo-testamentarista ebreo. Lo è davvero basta leggere i due suoi libri comparsi in Italia attraverso la traduzione di Paideia: "Predicava nelle loro sinagoghe" e "Il discorso della montagna".

Il suo impegno di studiare come testi ebraici, da ebreo, tutta la letteratura del Testamento cristiano, durò fino alla sua morte avvenuta nel 1992. 

Ma è fondamentale per leggere queste opere, che tengo come tesori nella mia biblioteca, conoscere quel grande studioso e testimone ebreo che, 75 anni fa, scrisse "Il vangelo come documento di storia della fede ebraica".

Si tratta di Leo Baeck che, da studioso e profeta, maturò in gran parte le sue radicali impostazioni proprio negli anni in cui subì la deportazione nazista dalla quale riuscì ad evadere nel 1945. 

Leo Baeck scrisse poco prima di morire: " Se arriviamo a cogliere questa tradizione antica, il Vangelo, quello ebraico quale fu in origine, esso diventa un libro della Scrittura ebraica, e non uno dei minori, un libro ebraico in mezzo a libri ebraici. 

Questo passaggio, espresso in termini culturali e profetici con un linguaggio appassionato e documentato, spiega la formula di Pinkas Lapide del "quinto" Gesù. 

Il rabbino Baeck ci incoraggia a leggere tutta la vicenda di Gesù di Nazareth come pienamente interna all'ebraismo. Per lui, come per me, questa è la via maestra per il mio cammino di fede e per il mio ministero. 

In ogni caso consiglio vivamente la lettura dei due libri sopracitati di P.Lapide che per me sono stati pietre miliari . MI resta sempre il rammarico di constatare che queste letture che nutrirono la mia vita non sono entrate nello studio sistematico della teologia cattolica ufficiale e nemmeno in quella protestante.

Quanto alla stimolante proposta di Carlo di affrontare il rapporto tra ebraismo- giudaismo e Paolo di Tarso, penso che disponiamo ormai di una immensa bibliografia, ma io semmai mi cimenterò in una prossima riflessione.

Buon lavoro a tutti e a tutte.

Franco Barbero

Una bella possibilità: la stanza degli abbracci

L'impossibilità di visitare i propri cari, di scambiarsi una carezza sono fra i problemi più critici per chi si trova a vivere in una casa per anziani e nell'ultimo anno ha avuto ben poche occasioni per incontrare i propri cari.

Le strutture del territorio stanno trovando varie soluzioni per ovviare almeno in parte a questo distanziamento forzato.

Così all'Asilo valdese di Luserna San Giovanni è stato allestito uno spazio diviso da un tramezzo con vetrata e un sistema interfono per offrire una forma di contatto ospite-parenti.

Un gruppo di amiche e amici di Pinerolo ha voluto donare alla casa per anziani Miramonti di Villar Pellice una "stanza degli abbracci", che è stata allestita nell'ala nuova. Il suo utilizzo permette, anche se persiste un tempo di emergenza, di avere quell'incontro fisico in sicurezza di cui comprensibilmente si sente un grande bisogno.

(da "Riforma" – n.7, 19 febbraio 2021)

Un abbaglio storico e teologico: Origene e la divinità di Gesù

Il grande teologo e biblista (Alessandria 185 e Tiro 283) viene qualche volta presentato, come sul Corriere della sera del 15 febbraio, come il paladino dell'ortodossia.

Nulla di più errato. Egli, che fu il principale teologo cristiano prima di Agostino d'Ippona, è in realtà un eretico che fu costretto a fuggire da un luogo all'altro, ora accolto ora defenestrato e perseguitato. Così fino alla morte. Ma allora, per fortuna, non era ancora arrivato il Concilio di Nicea e si esprimevano "molti" cristianesimi. Origene pensava che Gesù non fosse il Dio originante e propugnò il subordinazionismo e lo Spirito era inferiore al Figlio. 

Questa dottrina trinitaria che Nicea nel 325 dichiarò eretica, ai tempi di Origine era diffusissima. Non solo: Origene con la sua dottrina dell'apocatastasi proclamava che il dio biblico non poteva condannare ad un inferno eterno e che alla fine tutto il creato era accolto dall'amore perdonante di Dio. Con il tempo anche gli eretici vengono collocati sul trono come "padri della chiesa", come predicatori dell'ortodossia.

Si dimentica la storia e così si tradisce la ricchezza di un prolifico biblista e teologo straordinario che viene ricondotto e citato come cantore della divinità di Gesù, dimenticando la sua elaborazione "subordinazionista" della figura di Gesù.

Così vanno le cose quando tutto viene riportato dentro l'ortodossia.

Franco Barbero

Inizio di un inizio

"Inizio di un inizio". "Mentre l'immagine della chiesa del Vaticano I è ancora chiaramente caratterizzata dal rapporto tra sovrano e suddito, nella visione della chiesa dell'ultimo concilio troviamo in primo piano, come si è detto, l'immagine biblica del popolo di Dio in cammino. E, a partire da questo concilio questo    popolo di Dio prova adesso - con buone ragioni bibliche - a camminare con andatura eretta. È difficile però procedere così, senza avere cadute, anzi cadute rovinose, e senza uscire di strada. Ma come non si può non sollecitare un bambino a camminare da solo perché anche con tutte le attenzioni del caso non eviterà di cadere, la chiesa non può rinunciare al fatto che i credenti camminino con andatura eretta solo per i rischi che questo comporta.

Con questa metafora dell'«andatura eretta nella chiesa» e con l'insinuazione teologica, in essa contenuta, che soltanto chi è in grado di avere un'andatura eretta può inginocchiarsi liberamente e ringraziare con gioia, è stata posta una questione che da parecchio tempo infastidisce da noi, in Europa, la vita ecclesiale, una questione che può essere specificata con l'espressione problematica «autorità e maggiore età», che è diventata ormai uno stereotipo."

Johann Baptist Metz, Mistica dagli occhi aperti, Queriniana, Brescia 2013, pagg 232.

La riflessione di quei teologi e cattolici che ritengono il Concilio Vaticano Secondo la pietra di confronto per ogni scelta teologica e pastorale, sia Rahner che Metz leggono le scelte del Concilio come l'inizio di un inizio. Oggi la cultura, i linguaggi, la liturgia debbono "proseguire" non solo ripetere. Davvero non ci rendiamo conto che siamo solo agli inizi.

Franco Barbero

DALLA NOSTRA COMUNITA'

Questa comunità

  • Eccoci in viaggio verso la Pasqua, l'evento con cui Dio ci dice il Suo amore, crea continuamente relazioni, fiducia, "mondo nuovo", vita contro ogni forma di violenza e di morte.
  • Dove stiamo andando tra i miracoli della scienza, i prodigi della tecnologia e questa universale mappa di fragilità ambientale e umana, tra sogni di giustizia e crescita delle disuguaglianze?
  • Le domande, le inquietudini e le speranze si intrecciano e tutto "ci lascia un senso profondo di mistero" (Carlo Rovelli, Helgoland, ed. Adelphi), un mistero da accogliere per guardare con occhi nuovi la vita.
  • Più leggo studi scientifici, come quelli della teoria dei quanti e altre, tanto più il mistero del Dio dell'universo mi appare affascinante. Mi riconduce ai giorni della creazione, al cammino di liberazione dal faraone, alla vita nuova della risurrezione, alla prassi radicale di Gesù da attuare con coerenza nel nostro oggi. Penso ad opere come "Il tempo della fine, di Giancarlo Gaeta di cui Anna Campora ci ha regalato un'illuminante recensione pubblicata in due giorni successivi nel blog della seconda parte di febbraio.
  • Ma, scoprirci come il racconto di Genesi del mito della creazione come indissolubilmente relazionati (come la fisica quantistica dimostra), non ci permette di scappare dalla realtà, da quel "luogo" e tempo in cui siamo chiamati/e a fare strada, a discernere e a deciderci a "fare Pasqua ", cioè ad operare il passaggio e ad immergerci nella logica sovversiva del regno di Dio.
  • Già oggi nei piccoli passi, lottando contro l'abbandono dei deboli e degli improduttivi, contro la devastante ondata di femminicidi, contro le mille forme di razzismo e di omofobia, abbiamo la possibilità e il dovere di abbandonare ogni neutralità e "fare il passaggio" dalla parte dei perdenti.
  • Dentro questa realtà, così piena di contraddizioni, il vento di Dio soffia e sospinge ed abbraccia tutto il creato di cui siamo parte. Alla consapevolezza della nostra fragilità ed impotenza, la sapienza biblica ci esorta e ci apre uno spiraglio nuovo: " Se salvi una persona hai salvato il mondo intero", " Se hai fatto fiorire un sorriso, tutto il mondo sarà più lieto". Queste gemme di sapienza ebraica illuminino i nostri passi....
  • Un augurio di buona ripresa a Germana e a Giuseppe che stanno rientrando a casa dopo un lungo periodo di ospedalizzazione. La salute è preziosa e auguriamo a tutte le persone di avere molta cura in un periodo in cui ci accorgiamo che la fragilità e le malattie toccano un po' tutte le età della vita.
  • Entro due settimane saranno disponibili due libri di Franco: "Preghiere d'ogni giorno" (ed. Il mio libro) e "Senza chiedere permesso" (ed. Mille). Daremo presto notizie circa la disponibilità e la modalità della distribuzione.
Franco Barbero

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