sabato 13 marzo 2021

Nucleare: cambiamo rotta!

Il 22 gennaio è entrato in vigore il Trattato per l'abolizione delle armi nucleari, approvato a larga maggioranza dall'Assemblea dell`Onu nel 20I7. È un passo importante a livello giuridico: 52 Stati lo hanno ratificato. Purtroppo nessuna delle potenze nucleari (Usa. Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna. Pakistan. Corea del Nord e Israele) lo ha firmato. E nessuna delle nazioni europee che hanno ordigni nucleari nel proprio territorio (Italia. Germania, Belgio. Olanda) l`ha ratificato.
Il primo a firmare il Trattato Onu è stato il Vaticano, grazie al magistero di papa Francesco che, in diverse occasioni e poi a Hiroshima e Nagasaki nel novembre 2019, ha detto che non solo l`uso, ma anche il possesso di bombe atomiche è immorale, è criminale. È la prima volta che un Papa ha avuto il coraggio di dirlo. Per non lasciare solo papa Francesco, Pax Christi International ha lanciato un vibrante appello alle nazioni perché firmino questo Trattato che mette al bando la bomba atomica, un appello firmato da tanti vescovi di tutto il mondo, tra i quali anche tre vescovi italiani: il cardinale Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il vescovo Ricchiuti, presidente di Pax Christi Italia e il vescovo Bettazzi, ex-presidente della stessa. Inoltre, questo appello chiede alle Chiese di "verificare se avessero soldi investiti in società e aziende coinvolte nella produzione di armi nucleari". E se sì, di "porre fine ai rapporti finanziari esistenti". È un gesto efficace per smantellare il mostro nucleare, ma le Chiese fanno orecchie da mercanti. Infatti è da vent'anni che Mosaico di Pace, Nigrizia, Missione Oggi hanno promosso in Italia la Campagna Banche Armate invitando a togliere i propri soldi da banche 'armate'. Ora questo invito ci viene da centinaia di vescovi di tutto il mondo. È giunta l'ora per le diocesi, le parrocchie e i singoli cristiani in Italia di disinvestire i propri soldi da banche armate, soprattutto da quelle nucleari. Anche perché l'Italia sarà sempre di più un paese carico di ordigni atomici. Oggi già ospita una settantina di bombe atomiche B61 stoccate a Ghedi (Brescia) e ad Aviano (Pordenone) che saranno rimpiazzate dalle nuove e più micidiali bombe le B61-12. Il primo test di questa bomba è stato fatto lo scorso 25 agosto nel deserto del Nevada ed è facile che già il prossimo anno saranno operative in Italia. Gli Usa ne stanno preparando ben SOO. Ma in Italia avremo anche un`altra sorpresa atomica: l`arrivo dei nuovi missili. Dato che gli Usa sono usciti dal Trattato Inf ora stanno sviluppando missili nucleari a raggio intermedio, con base a terra come gli euromissili degli anni Ottanta. E poiché siamo parte della Nato, ci verranno piazzati anche in Italia. Purtroppo è la Nato che decide, non il nostro Governo. Ecco perché quest`ultimo non ha ancora firmato il Trattato per l'abolizione delle armi nucleari. Lo dimostra il fatto che nel 20I7 ben 240 parlamentari, dal MSS al PD e fra questi anche Di Maio, si impegnarono a favorire l`adesione dell'Italia al Trattato Onu. E adesso non hanno firmato.
Tocca alla Chiesa in Italia darsi da fare, vista la chiarezza etica di papa Francesco sul nucleare e la firma del card. Bassetti. presidente della CEI. Non sarebbe questo il momento giusto per la CEI di rivolgere un accorato appello alle comunità cristiane per la gravità della situazione nucleare in Italia? Non sarebbe questo il tempo di lanciare un pressante invito a tutte le realtà ecclesiali di disinvestire dalle banche armate?
"La nostra sicurezza come popolo della fede - diceva il grande arcivescovo di Seattle. R. Hunthausen - non risiede nelle armi demoniache che minacciano qualsiasi forma di vita sulla terra. La nostra sicurezza è nel Dio tenero che ci ama. Dobbiamo smantellare i nostri arsenali di terrore e porre la nostra fiducia in Dio".
Alex Zanotelli Direttore Responsabile
Mosaico di pace, febbraio 2021