venerdì 5 marzo 2021

SAN VALENTINO

I paesi di religione islamica vietano la festa


Le ragioni, ma suona davvero assurdo definirle tali, sono sempre le stesse: festeggiare il giorno di san Valentino è contrario ai precetti della religione islamica, ne inquina i principi, ne altera le tradizioni. Vale dall'Indonesia al Pakistan passando per la Malesia e l'Arabia Saudita. Quantomeno contradditorio in Paesi che hanno spalancato molte porte all'Occidente, accettando di scendere a compromessi di ben altro peso.

In realtà, anche san Valentino viene usato per stringere la morsa della fede integralista e dei regimi autoritari, soprattutto nei confronti dei giovani. Molti di loro, lo scorso anno e negli anni precedenti, sono stati arrestati il 14 febbraio perché si erano rifiutati di sottostare al divieto. L'autorità pakistana di regolamentazione delle telecomunicazioni è arrivata ad emettere un comunicato per ricordare alle emittenti televisive e radiofoniche la proibizione di trasmettere programmi che abbiano come argomento la festa degli innamorati. Questo in un paese dove il sessanta per cento della popolazione ha meno di trent'anni.

A Giacarta, capitale dell'Indonesia, vengono puntualmente organizzate manifestazioni «popolari» contro il giorno di san Valentino, considerato incitamento al sesso fuori dal matrimonio ed esempio di degenerazione culturale. Sempre in Indonesia, nel 2012, a Makassar, centro principale dell'isola di Sulawesi, la polizia ha distrutto molti negozi che vendevano oggetti regalo legati alla festa. In Malesia non si contano le irruzioni nelle stanze d'albergo, alla ricerca di coppie «clandestine». L'oscurantismo dell'Arabia Saudita, tenuta saldamente in pugno dal principe ereditario Mohammed Bin Salman, vieta in generale ogni pubblica effusione, a partire dal tenersi per mano durante una passeggiata. Decine e decine di ragazzi sono finiti nei guai per non aver rispettato la legge. Il governo di Mbs, per San Valentino, era arrivato a imporre la vendita di fiori a prezzi altissimi, e chi voleva acquistarli aveva dovuto rivolgersi al mercato nero. Stesso clima regna nelle grandi città dell'Iran, Teheran in testa. E non va meglio, lo segnala ClarissaValle sul sito Tpi, in India. Il Bajrang Dal, organizzazione religiosa di destra a impronta fortemente nazionalista, ha minacciato i giovani di alcune province, promettendo di punirli (facile capire in che modo) se non si fossero astenuti dall'organizzare incontri, tanto più a due, «che celebrano e diffondono un rito volgare e blasfemo».

Ex roccaforte del comunismo sovietico, la provincia russa di Belgorod è oggi a prevalenza religiosa ortodossa. Non per questo ha dimostrato maggior tolleranza dell'islam conservatore nei confronti della ricorrenza di san Valentino, ritenuta lesiva della sicurezza spirituale e perciò messa al bando. Il governo locale la giudica infatti «una festa che non favorisce la formazione di valori spirituali e morali nella gioventù». 

L.D.S