giovedì 18 marzo 2021

SPERANDO CHE PAPA FRANCESCO LEGGA ED ASCOLTI

 Caro Papa Francesco,

apprendo da Responsum della Congregazione per la Dottrina della fede che Lei e la Sua Chiesa non intendete dare la benedizione, un gesto di pace accogliente per tutte le creature, alle persone dello stesso sesso che si amano al punto da unirsi e insieme affrontare la vita, il grande dono di Dio.

Se ci potessimo incontrare, Le vorrei chiedere: perché allontanarle o, peggio, tollerarle facendo appello a dei principi che con la fede non hanno nulla da spartire?

Questa Chiesa del respingimento ignora la realtà dei giorni nostri, illudendosi di andare verso i poveri e i bisognosi, ma non tiene conto delle graduatorie che crea e dei giudizi moralistici che allontanano.

Mi accorgo con tristezza che il rispetto per tutte le creature di Dio ci divide: non è giusto negare la realtà delle appartenenze sessuali ed è impietosa la tolleranza che aleggia nel documento che Lei ha firmato. Come avvicinarsi, o provare interesse per una Chiesa che non accetta le persone come sono? Il documento respinge e giudica uomini e donne come Lei e come me che, per vivere pienamente il loro orientamento, non devono chiedere il permesso a nessuno.

La prego di ripensarci e di accogliere ogni diversità per l’amore di Dio che ci ama tutti come siamo.

Con profonda stima per le molte fatiche che Lei sta compiendo, confido che vorrà tenere in conto il suggerimento.

I miei cordiali e rispettosi saluti.

Gilda Pozzati