Dalla Sardegna in Svizzera a morire “E il Parlamento è indifferente”
Roberto
Sanna aveva 34 anni ed era malato di Sclerosi laterale amiotrofica
(Sla). Ha scelto di andare in Svizzera per il suicidio assistito e ha
fatto un lungo ultimo viaggio dalla Sardegna per arrivare fin lì.
Un
altro caso che, afferma l’Associazione Luca Coscioni, rappresenta «un
dolore raddoppiato dall’indifferenza parlamentare. Morire in Italia, in
questi casi estremi, infatti, è legale, ma mancano le regole».
E
ancora: «Ci stringiamo attorno alla famiglia di Roberto per la sua
morte e per denunciare l’ulteriore dolore imposto dall’inazione
istituzionale. Una sofferenza acuita nei giorni scorsi dal terribile
viaggio che un ragazzo in condizioni fisiche drammatiche ha dovuto
sopportare», Nell’ultimo mese, l’Associazione Luca Coscioni ha ricevuto
quotidianamente richieste di aiuto e di informazioni sul suicidio
assistito.
«Sei volte più dell’anno scorso, portando a quasi mille le
richieste in 6 anni. Si tratta di persone con prognosi infausta che
chiedono di poter porre fine alle proprie sofferenze in Italia decidendo
in prima persona ».
L’Associazione Luca
Coscioni ha così nuovamente scritto al Ministro della Salute Roberto
Speranza per chiedere con urgenza l’emanazione di regole chiare per
tutte le strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale e ai
Comitati etici, in linea con le decisioni della Corte costituzionale.
La Repubblica 8/3