martedì 25 maggio 2021

SE N'E' ACCORTO PERSINO IL PAPA

 Dopo l'ennesima sferzata ai vescovi italiani affinché si decidano di aprire il cammino sinodale in Italia (tanto fumo e niente arrosto), Francesco ha richiamato un fatto davvero sconcertante: le diocesi italiane non generano più vocazioni al ministero e prendono qua e là seminaristi, preti e religiosi che piovono in una diocesi dall'estero senza essere conosciuti e senza far parte della storia di quella chiesa locale. Riporto dal giornale cattolico Avvenire del 25 maggio:

"Papa Bergoglio si è soffermato sulla questione Seminari. In questo momento, ha ricordato, c'è un "pericolo" molto grande. Sbagliare nella formazione e anche nella prudenza nell'ammettere i seminaristi. Abbiamo visto con frequenza seminaristi che sembravano buoni, ma rigidi. E la rigidità non è del buon spirito. E poi ci siamo accorti - ha proseguito - che dietro questa rigidità c'erano dei grossi problemi.

Seminaristi accolti senza chiedere informazioni, che sono stati mandati via da una congregazione religiosa o da una diocesi".

La sottolineatura finale è per la formazione "Credo che su questo il cardinale presidente (Bassetti ndr) ha ricevuto una lettera del prefetto della Congregazione per il clero (il cardinale Beniamino Stella ndr),sulla preoccupazione circa la formazione sacerdotale. Questo dobbiamo averlo presente. Non possiamo scherzare come i ragazzi che vengono da noi per entrare in seminario..".

Si tratta di un problema molto grave. Le "vocazioni" che arrivano e cercano i vari seminari sono in genere persone fragili, bisognose di una tonaca per coprire i loro i loro enormi problemi. Sono persone insicure, bisognose di certezze dogmatiche, di identificarsi in un ruolo sacro.

Sono madonnari, tradizionalisti, sessuofobici, liturghi, poco avvezzi allo studio critico.

Sono persone di cui prendersi cura in altre sedi, non nei seminari.

Franco Barbero