domenica 18 luglio 2021

EUROPA


Barometro della corruzione

Un nuovo rapporto della ONG Transparency international (Ti), pubblicato a giugno, afferma che quasi un terzo dei cittadini dell’Unione europea «pensa che nel proprio Paese il livello di corruzione stia peggiorando e quasi la metà dice che il governo non sta facendo abbastanza per affrontare la situazione». Nei Paesi dell’Europa centrale e sudorientale, le percentuali sono ancora più alte. Se in Slovenia il 51% delle persone pensa che nell’ultimo anno la corruzione sia aumentata, in Bulgaria sono il 48%. Seguono poi la Romania con il 45 %, la Croazia con il 41%, 5 l’Ungheria con il 4O%, la Polonia con il 37% e la Repubblica Ceca con il 29%.

In riferimento all’emergenza Cowid-19, Ti ha chiesto ai residenti dell’Ue le loro esperienze in riferimento alla corruzione nell’accesso ai servizi di base (sanità e istruzione). Nel settore sanitario i tassi di corruzione sono stati più alti in Romania e Bulgaria con il 22 e il 19%, mentre «più di quattro utenti sanitari su dieci hanno fatto affidamento su connessioni personali» nella Repubblica Ceca e in Ungheria. Il Barometro globale della corruzione evidenzia, infine, anche i dati sulla sexstortion - «l’abuso di potere per ottenere un beneficio o un vantaggio sessuale», che spesso si verifica in cambio di servizi pubblici, come la sanità o l'istruzione. Secondo i dati, la Bulgaria, la Croazia e la Romania hanno i più alti tassi di sexstortion per le persone che accedono ai servizi pubblici. [AL]

Confronti 6/02/2021