domenica 25 luglio 2021

 

Impolitica

Quella che si è presentata davanti al carcere è stata una figura sostanzialmente impolitica. Oppure politica soltanto nel senso della manualistica, dei buoni concetti scritti nell'aria, non dell’esercizio delle responsabilità e del potere che danno sostanza al suo ruolo esecutivo. Cartabia ha detto che «non siamo qui per fare un'ispezione», ma se non facevano un’ispezione, cosa facevano? Una prolusione? Un simposio? Un'omelia? «Siamo qui perché i gravissimi fatti accaduti richiedono una presa in carico collettiva dei problemi dei nostri istituti penitenziari» ha detto, con una formula ottima per l’introduzione a un convegno sulle opere del Beccaria. Il condivisibile discorso di Cartabia avrebbe potuto essere fatto ovunque, non c'era bisogno di spingersi fino a Santa Maria Capua Vetere, se non per ragioni simbolico-mediatiche. Se si toglie il cappello introduttivo legato ai fatti, il testo s'attaglia a un’aula universitaria o a un gruppo di studio di settore, s'intona a tutti i colori e non sfigura mai, orientato com'è alla dimensione universale. Il dramma è che sul particolare la ministra non ha fatto quasi nulla. A Santa Maria Capua Vetere è apparsa una figura di elevata statura intellettuale e basso profilo politico.

Mattia Ferraresi, Domani 16 luglio