Le guerre nel mondo ora si fanno per l’oro blu Soprattutto in Africa e nell’Asia settentrionale
Gli stati si contendono l’accesso all’acqua che è vitale per la loro sopravvivenza
L’acqua viene chiamata anche “oro blu” perché in molte zone del pianeta ha un valore altissimo. Più di un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile in modo regolare e sufficiente, specialmente in Africa e in Asia. Per “l’oro blu“ si uccide di più che per quello nero. Tra il 2010 e il 2018 siamo arrivati a 263 conflitti, secondo il rapporto dell’Unesco. In futuro, la guerra dell’acqua potrebbe essere combattuta da due potenze nucleari: India e Pakistan. Guerra dell’acqua è una terminologia usata per descrivere un conflitto tra due paesi stati gruppi per l’accesso alle riserve idriche. Gli Stati Uniti d’America riconoscono che le controversie per l’acqua sono il risultato di opposti interessi di consumatori di acqua pubblica o privata. Nella storia ci sono stati diversi conflitti per l’acqua, anche se raramente tali guerre sono state combattute solo per essa.
Le più grandi si sono svolte nei territori dell’Africa meridionale e nell’Asia settentrionale. I territori più coinvolti sono Libia, Mali, una piccola parte della Tunisia, Niger, una parte dell’Egitto,Sudan e Etiopia. Mentre in Asia le guerre sono state prevalentemente combattute in Iraq, Azerbaijan, una vasta area dell’ Arabia Saudita, Tagikistan, Afganistan, Pakistan, Nepal, Buta, India e Bangladesh.
Da La Nazione 3/2021
La sete di acqua di Wall Street
Ludovico Basili
Confronti 4/2021
Se l’acqua , uno dei beni più preziosi al mondo diventerà una commodity e sarà influenzata dalla speculazione finanziaria, miliardi di persone verranno di fatto private del loro diritto di accedere alle fonti idriche. Il rischio è di andare incontro a un aTerza guerra mondiale la cui posta in gioco sarà l’accaparramento dell’Oro blu.