sabato 24 luglio 2021

SEGRETI, INTRALLAZZI E STORIE INFINITE

 I SEGRETI DI PIO XII

SONO APPENA SEDICI MILIONI

Dopo Giovanni XXII, Paolo VI e Giovanni Paolo II la Chiesa resta in fiduciosa attesa del riconoscimento alla santità dl Pio XII; il pastor angelicus che ha testimoniato eroicamente fede, speranza e carità dal 1939 al 1958. I cattolici sono ancora obbligati a vedere il Papa che ha saputo sognare la Chiesa del secondo post conflitto mondiale, ed oltre, attraverso gli occhi di quanti, dagli anni Sessanta, hanno circondato la sua memoria di fatti e silenzi veri o presunti.

Tra il 1965 e il 1981, si è tentato di correggere il mainstream storiografico antipacelliano (e anticattolico) pubblicando, undici volumi di documenti e studi relativi a tutto il periodo della Seconda guerra mondiale a cura di storici dell’Università Gregoriana. L’iniziativa però non ha avuto grande successo e quindi, annunciandolo nel marzo del 2019, papa Francesco ha messo a disposizione degli studiosi l’intero archivio del pontificato di Pio XII. Si tratta di 16 milioni di testi (lettere, rapporti di vescovi e diplomatici, “minute" tra i vari dicasteri della Santa Sede, domande, richieste di aiuto ritagli di giornali, foto) distribuiti sia nell’archivio apostolico sia in quello di altri dicasteri. La notizia è che, probabilmente si potrà procedere ad analisi oggettiva di un pontificato glorioso. Con quale metodo? Il 15 e il 16 l’École française e il Deutsches Historiches Institu di Roma riuniscono, in presenza e da remoto, 70 studiosi di 15 Paesi per iniziare un lungo cammino di archivistica e analisi che il corpus pacelliano comporta. Un percorso che richiede molte risorse e che si potrà realizzare solo grazie a uno sforzo collettivo. Che ci siano due istituzioni non confessionali alla base dell’iniziativa dovrebbe indurre anche i più scettici a credere a papa Francesco quando dice: «La Chiesa non ha paura della storia».


Filippo di Giacomo, Il Venerdì 16 luglio