sabato 9 ottobre 2021

CELEBRAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIA: DOMENICA 10 OTTOBRE 2021

 PREGHIERA: RESPIRO DELL’ANIMA


P. Saluto all’assemblea

G. Che bello incontrarci per “costruire” insieme questa celebrazione di lode a Dio, per confrontarci, per ascoltarci, per crescere nella fede e nelle nostre relazioni.

L. Eccomi, Signore,

col mio desiderio di incontrarti

e la mia incapacità di trovarti.

Eccomi, Signore,

oggi voglio prendere il tempo,

di stare in silenzio e attenderti,

di ascoltare e pregare.

Nel mio silenzio stupito,

ti attendo, o Dio,

vieni tu stesso a soffiare sul mio vuoto

la freschezza della tua presenza in attesa.

(Suzane Schel in Traces vives)


MOMENTO DI SILENZIO


T. Tutto ciò che esiste, o Dio,

dalle stelle del cielo alle gocce di rugiada,

al sole, all’acqua, alla terra, agli animali,

tutto, davvero tutto, è Tuo dono.

Oggi vogliamo riconoscerlo e ringraziarTi.

Vogliamo ringraziarTi

per questa terra che ci sorregge e ci nutre,

per questo cielo dal quale ci sorridi.


LETTURE BIBLICHE


SALMO 8


O Signore, nostro Dio,

quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!


La tua gloria si espande fin sopra i cieli.

Dalla bocca dei bimbi e dei poppanti

fai nascere una lode che schiaccia gli avversari

e riduce al silenzio i tuoi nemici.

Se guardo il cielo, opera delle tue mani,

la luna e le stelle che tu hai fissato;

che cosa è mai l’uomo, mi domando,

ché tu ti ricordi e ti curi di lui?

Eppure tu l’hai fatto poco meno di un Dio,

gli hai posato sul capo una corona di gloria:

delle tue opere è lui il Signore,

hai posto tutto sotto i suoi piedi.

Tutti i greggi e gli armenti,

tutte le bestie della campagna,

gli uccelli del cielo e i pesci del mare,

che guizzano tra i sentieri dell’acqua.

O Signore, nostro Dio,

quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!


PREDICAZIONE

Le nostre riflessioni non di rado incontrano sforzi per migliorare l'accesso alla preghiera, e io con estrema umiltà e con la consapevolezza di aver tanto da imparare vorrei saper introdurre in questo nostro momento comunitario proprio un'attenzione al valore della preghiera.

Credo di non sbagliare dicendo che pregare è un atto tanto importante e tanto complesso.
La complessità alla quale mi riferisco discende dal voler evitare le formule abusate spesso consegnate dalla tradizione.
Nella Bibbia esiste un libro dedicato a una raccolta di preghiere: il libro dei Salmi: noi spesso accediamo a questa raccolta, ma altrettanto spesso dobbiamo riconoscere che il linguaggio proprio dei salmi biblici è distante da quello che siamo abituati ad utilizzare: per questo non mi soffermo a considerare i salmi come stimolo per la preghiera.
Vorrei invece analizzare il Padre Nostro, nella consapevolezza che questa è una modalità indicata proprio da Gesù durante il suo ministero.
Iniziamo con l'analizzare l'"incipit" di questa preghiera, da tanti ritenuta la principale; certo che rivolgersi a Dio in qualità di padre, dovrebbe permettere già un indirizzo positivo, intendendo la figura paterna quale guida e indirizzo per il nostro cammino di vita, ma quante volte dietro a questa parola non esiste una reale rappresentazione.
“Che sei nei cieli...”
Ovvero che non risulti visibile, ma che sei presente proprio in quanto padre..
“Sia santificato il tuo nome...”
Cosa può significare oggi questo concetto di santificazione: come può diventar reale, effettivo santificare il tuo nome: non basta ripetere professioni verbali di santità, o plauso: allora ecco una strofa che già va approfondita.
“Venga il tuo regno...”
Ecco questo mi pare: ciò di cui si auspica la venuta non può essere se non in relazione al nostro comportamento, alla nostra ricerca, alla nostra attenzione.
Gli uomini non possono far altro che ricercare la venuta del regno di Dio, ma con che fatica,con quale iniziativa di ricerca.
“Sia fatta la tua volontà...”
Anche questa è un'esortazione il cui significato ricade sul nostro comportamento: gli uomini devono imparare a ricercare la volontà divina per successivamente cercare di metterla in pratica, di comprenderla.
“Come in cielo, così in terra...”
Ecco, questa è un’affermazione che non riesco proprio a collocare: fare la volontà divina vale nell'orizzonte da noi conosciuto, oggi maggiore di quello noto ai tempi di Gesù, certamente, ma a maggior ragione: l'orizzonte al quale applicare i nostri tentativi di solidarietà, di rispetto e attenzione, sono soltanto quelli conosciuti.
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano...”
Invocazione estremamente scivolosa: noi oggi abbiamo pane e companatico: rimane da inventare come saperlo redistribuire, come farlo avere a molti e come far sì che la produzione delle risorse non vada ad impoverire altri, quando non addirittura la terra che ci ospita.
Dovremmo forse permetterci di aggiungere una ulteriore invocazione:
aiutaci a saper condividere il pane che ci dai.
“E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori....”
Questo è un passaggio della preghiera che mette chiaramente in evidenza la correlazione fra debito e debitore: noi, costantemente siamo in questa doppia posizione: dovremmo saper perdonare in quanto perdonati, ma questa reciprocità è relativamente facile da descrivere ,mentre è assolutamente complessa da realizzare.
Così, non di rado, finiamo per pensare che il rapporto indicato in questa preghiera, sia facilmente riconducibile a una somma zero, che finisce con l'anestetizzare le nostre coscienze.
"Sostienici nell'ora della prova...”
O facci comprendere quale è la nostra prova: dove si richiede la nostra attenzione per mantenere un comportamento sulla linea di quello attestato dal vangelo. Ciò che è stato individuato come tentazione, è in realtà espressione del nostro limite.
“e liberaci dal male...”
Certo un auspicio che mai riesce a diventare certezza, perché non può esistere preghiera che metta al riparo dal dolore e dagli imprevisti; mentre è utile saper leggere fra le righe degli eventi che accadono un passaggio cruciale per l'intera composizione..

 

INTERVENTI LIBERI


MOMENTO DI SILENZIO


T. O Dio, poche volte sappiamo ringraziarTi

Per tutti i doni che Tu fai al mondo;

per lo splendore dei cieli alti e stellati,

per i colori e i profumi degli alberi e dei fiori.


  1. Vorremmo ricordarci

che tutto ciò che vive viene da Te,

opera delle Tue mani amorose.

  1. Vorremmo ringraziarti

per la compagnia degli animali,

per le acque, a volte troppo impetuose,

con cui disseti la terra.

  1. O Dio, tenero e innamorato,

fonte d’amore per tutte le creature.

Fa’ che tutte le religioni della terra

cerchino la giustizia e la pace.


MEMORIA DELLA CENA


G. Mentre mangiamo questo pane, dividendolo tra noi in memoria di Gesù, vogliamo chiederTi di darci un cuore nuovo, una nuova consapevolezza. Rendi la nostra vita una compagnia profonda e responsabile per tutte le creature che vengono dalle Tue mani.


T. Prese del pane e, dopo aver alzato gli occhi al cielo per benedire il Tuo nome, o Padre, lo spezzò e lo distribuì dicendo: “Prendete e mangiatene tutti. Questo spezzare il pane tra di voi, sotto lo sguardo di Dio, vi ricordi che tutto viene da Lui e che io ho cercato ogni giorno di condividere, di spezzare tutto ciò che ho ricevuto dalle Sue mani”. Poi prese la coppa del vino e ancora una volta si rivolse a Te, per lodarti con tutto il suo cuore e, porgendola a bere, disse: “Questo vino vi ricordi che per essere fedele a Dio ho affrontato l’ingiustizia e il potere fino a perdere la mia vita, a versare il mio sangue. Quando vi riunirete per mangiare questo pane e bere questo vino, quando soprattutto cercherete di condividere i doni che Dio vi ha fatto, allora sarete miei discepoli, allora davvero vi ricorderete di me”.


PREGHIERA DI CONDIVISIONE.

COMUNIONE


  1. Signore, nostro Dio,

ogni albero con il tempo, mette radici profonde,

che si ramificano sotto il terreno e si dilatano,

fino ad intrecciarsi con quelle degli altri alberi.

Tutte insieme, esse sostengono il terreno

con una rete, invisibile ai nostri occhi,

ma così forte da impedire che tutto frani alla prima alluvione.

  1. Lasciamo che le nostre radici si uniscano,

che le nostre mani e i nostri cuori si accarezzino

per sostenerci l’un l’altro, l’un l’altra.

  1. Gli alberi guardano verso il cielo:

anche quando ci appaiono piegati su se stessi

e le loro chiome lambiscono quasi la terra.

Essi si lasciano irrorare dalla luce

che proviene dall’alto e li va a cercare,

facendosi spazio tra l’intrico dei rami e delle foglie.

  1. Fa’ che anche noi,

pur chini per i pesi che gravano sulle nostre spalle,

ci lasciamo abitare dalla Tua luce,

che spesso ci mantiene in vita.

  1. Insegnaci la felicità di esistere,

perché come l’albero esiste

e porta frutti abbondanti

di anno in anno,

grazie ad un gesto di amore,

così io mi ricordi sempre

che sono il seme e il frutto

di un atto d’amore,

Tuo e dei miei genitori.

  1. Rendici, o Signore, docili e flessibili,

capaci di manifestarTi la nostra gratitudine

per i doni che ogni giorno ci fai

e per i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.


PREGHIERE SPONTANEE

PADRE NOSTRO

BENEDIZIONE


“Dio ti doni

Per ogni tempesta un arcobaleno,

per ogni lacrima un sorriso,

per ogni preoccupazione una visione

e un aiuto in ogni difficoltà.

Per ogni problema, che la vita ti manda,

un amico/a per condividerlo

per ogni sospiro un bel canto

ed una risposta ad ogni preghiera”

Antica benedizione irlandese.


Valter Primo – Comunità Cristiana di Base di Via Città di Gap – Pinerolo

Domenica 10 ottobre 2021