venerdì 8 ottobre 2021

IN FRATELLI D'ITALIA COMPARE DEL LOSCO E ILLECITO

 “Lobby nera” a Milano Fidanza e Lavarini indagati

Luca De Vito

La Repubblica 6/10

MILANO — Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia, e Roberto Jonghi Lavarini, noto come il “Barone nero” sono indagati per le ipotesi di finanziamento illecito e riciclaggio dalla procura di Milano. Il fascicolo era stato aperto in seguito all’inchiesta giornalistica realizzata da Fanpage nella quale i due, ripresi da una telecamera nascosta, descrivevano forme di finanziamento della campagna elettorale più che sospette, oltre a sberleffi nei confronti del giornalista di Repubblica, Paolo Berizzi, che vive sotto scorta per le minacce dei gruppi di estrema destra.

Jonghi Lavarini e Fidanza, quando si rivolgono al giornalista (che agli incontri di Fratelli d’Italia si fingeva un potenziale finanziatore del partito), fanno riferimento a movimenti di denaro in «black» e a professionisti in grado di fare da «lavatrici». Quella che per Giorgia Meloni era soltanto una «polpetta avvelenata » viene invece presa molto sul serio dagli inquirenti: gli elementi raccolti finora indicano una strada ben precisa — quella del riciclaggio e dei finanziamenti illeciti — su cui la procura ha deciso di vederci più chiaro. Ieri il nucleo di polizia Economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, su delega dei pm Piero Basilone e Giovanni Polizzi, coordinati dall’aggiunto Maurizio Romanelli, ha perquisito la casa ma anche altri luoghi nella disponibilità di Jonghi Lavarini, sequestrando materiale informatico. Non sono state fatte perquisizioni invece presso uffici e abitazione di Carlo Fidanza a causa dell’immunità di cui gode da europarlamentare.

Fidanza, che si è autosospeso dal suo partito dopo la messa in onda della prima puntata dell’inchiesta, ieri ha dichiarato alle agenzie: «Ho appreso dagli organi di stampa di essere stato iscritto sul registro degli indagati a seguito dell’inchiesta di Fanpage. Al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Sono sereno e ovviamente a disposizione della Procura per chiarire quanto prima ogni aspetto di questa vicenda».

Non è al momento iscritta nel registro degli indagati invece Chiara Valcepina, avvocata finita anche lei nelle immagini di Fanpage. Candidata al consiglio comunale a Milano ed eletta con 903 preferenze, nelle immagini della telecamera nascosta si lasciava andare a commenti pesanti e saluti col braccio teso. L’inchiesta potrebbe allargarsi anche ai reati che riguardano l’apologia di fascismo e l’odio razziale. Gli inquirenti hanno acquisito da Fanpage oltre cento ore di riprese e stanno guardando le immagini anche per capire se ci sono elementi che configurino questo tipo di reati.

Nei prossimi giorni i militari ascolteranno anche il giornalista che ha realizzato l’inchiesta, Salvatore Garzillo.