sabato 16 ottobre 2021

La casa come luogo d'incontro

Josè ben Jo'ezer di Zeredà e Josè ben Jochanan di Gerusalemme ricevettero da loro. Josè ben Jo'ezer di Zeredà dice: La tua casa sia un luogo d'incontro per i sapienti, avvolgiti nella polvere dei loro piedi e bevi con sete le loro parole.

La tua casa sia un luogo d'incontro. Perché ogni volta che i sapienti entrano in una casa insieme ai loro discepoli, quella casa è benedetta per merito loro… Così, infatti, tu trovi detto dell'arca del Signore: quando entrò nella casa di Oved Edom, quella casa fu benedetta per merito suo, come sta scritto: "Il Signore ha benedetto la casa di Oved Edom e tutto ciò che gli appartiene, a motivo dell'arca di Dio" (2 Sam 6,12). Da questo non è possibile trarre una conseguenza? Se una casa fu benedetta a motivo dell'arca di Dio, nella quale c'erano solamente le due tavole, quanto più grande sarà la benedizione quando i sapienti, insieme ai loro discepoli, entrano nella casa di qualcuno (ARNB II)!

Avvolgiti nella polvere dei loro piedi. Analogamente si dice: "Chi cammina con i sapienti diventerà sapiente" (Pr 13,20). Si racconta una parabola. A che cosa è simile? A un tale che era entrato nella bottega del profumiere. Benché quello non gli avesse venduto, né lui avesse acquistato nulla, quando ne fu uscito il suo corpo e i suoi vestiti profumavano, e quel profumo non svaporò per tutta la giornata. Per questo si dice: "Chi cammina con i sapienti diventerà sapiente" (ARNB II).

E bevi con sete le loro parole: se le parole della Torà trovano libere le camere del cuore, esse entrano nell'uomo e vi fanno la loro dimora, e l'impulso del male non ha potere su di esse, né alcuno può farle uscire dal suo cuore (ARNB 13).

Detti di Rabbini, Ed. Qiqayon, pag. 78