sabato 23 ottobre 2021

L'AUSPICIO

 L’auspicio

Raniero La Valle

Rocca 15/9

 Quello che non possiamo fare è di non rimettere in discussione le culture e le storie che ci hanno portato fin qui, in una condizione che viene descritta e non dalla letteratura apocalittica, da fine del mondo. E c'è una questione che era stata messa tra parentesi in questa età di secolarizzazione e forse bisogna ora riprendere in mano, la questione aperta dalle novità di Papa Francesco, la questione Dio. La modernità l’ha considerata chiusa anche se il suo teorema, che l'uomo basti a se stesso, non è più così evidente alla prova dei fatti. L'ateismo aggiunge le sue ragioni ben motivate. Heidegger ha lasciato aperto la domanda se solo Dio ci può salvare. 

Per i cristiani le cose si sono fatte più difficili: in quanto siano rimasti fedeli al mistero pasquale, sono certi che il Dio di Gesù Cristo è coinvolto nella storia umana, però non cercano miracoli né credono più in Dio tappabuchi e ora hanno anche a che fare con i post teisti, che mettono il Vangelo nel ripostiglio dei rifiuti.

Ma in questo clima da ultimi tempi, torna la questione se tra le risorse da mettere in campo c'è, come era stato il caso di Ninive, la risorsa Dio. Non perché alcuno possa disporne, che creda o non creda in lui, ma perché il modo di intendere se stessi rispetto all'esserci o non esserci di lui cambia per ciascuno il modo di stare sulla terra.