Dal libro "I diritti umani nella chiesa cattolica" che curai presso l'Editrice Claudiana riporto alcune riflessioni di Rita Pierro che evidenziano come ben oltre 40 anni fa la condizione delle donne nella chiesa cattolica e nelle nostre comunità fosse al centro della ricerca teologica e del nostro impegno comunitario: "E' certo che la reale uguaglianza nella chiesa non si verificherà per il solo fatto che la donna potrà essere prete, ma è evidente fino a che questo non sarà possibile, l'uguaglianza sarà parola vana. Ci sono molti gruppi di donne credenti impegnate nei movimenti di liberazione che pongono in discussione la "ordinazione" e il concetto di gerarchia. Vogliono eliminare l'attuale concetto di "sacerdozio" come casta separata, per cui non possono volere la donna prete. Chiedono che nella chiesa ci sia un radicale cambiamento di mentalità e quindi una radicale e reale uguaglianza per cui tutti, uomini e donne, possano avere compiti di profezia, di dottrina, di testimonianza, così come la storia può esigere e lo Spirito può dare.....In un'epoca in cui le donne finalmente rivendicano nella società la loro piena personalità umana, è scandaloso che la chiesa conservi e giustifichi posizioni e atteggiamenti legati al mondo pagano. La donna è persona anche prima di avere un ruolo....Così ripetendo la posizione del "ruolo di madre", la chiesa perpetua le premesse del patriarcato e i rapporti di superiorità- inferiorità che l'evangelo dovrebbe scardinare". (Pag. 109-111).
Si pensi che questo libro , che mi procurò non poche contestazioni, riporta gli Atti di un Convegno del 4-5 gennaio 1980 a Torino.
Nei miei libri e nei miei interventi non ho mai separato le lotte per i diritti delle donne dalle lotte per i diritti degli/ delle omosessuali. Le nostre lotte attuali vengono da lontano.
Franco Barbero
