giovedì 14 ottobre 2021

UNA CHIESA DA CAMBIARE

Da INTERNAZIONALE 8/10

Una chiesa da cambiare

Le Monde, Francia

Per molto tempo l’idea del prete che molesta i bambini è stata quasi un pettegolezzo, tra il segreto e la battuta volgare. Ma dal 2010, quando le vittime hanno cominciato a parlare, in Francia e in molti altri paesi sappiamo che queste aggressioni sessuali sono tante e spesso sono coperte dalla gerarchia cattolica. Il rapporto della commissione indipendente sugli abusi sessuali nella chiesa, pubblicato il 5 ottobre, dà a queste violenze la dimensione di uno scandalo su vastissima scala. Si stima che dal 1950 a oggi 216mila persone sono state vittime di abusi da parte di sacerdoti o religiosi quando erano minorenni; circa tremila ecclesiastici si sono comportati da pedofili. Il punto è sapere quali lezioni saprà trarre dalla vicenda un’istituzione che in questo ambito ha fatto della dissimulazione e della mancata denuncia di reati penali un principio fondante. La commissione presieduta da Jean- Marc Sauvé propone alcune linee: la chiesa cattolica deve riconoscere le sue responsabilità in quanto istituzione, impegnarsi in un meccanismo di riparazione finanziaria” e cambiare la sua modalità di governo, i percorsi di formazione e prevenzione. Inoltre la giustizia penale dovrebbe prevalere sul diritto canonico, si dovrebbe mettere in discussione la sacralità della figura del religioso” e dare più spazio alle donne. C’è da chiedersi se queste misure, in realtà minime, basteranno alla chiesa per riconquistare la fiducia persa e far sentire la sua voce nella società. Fondata sul dominio maschile, la chiesa cattolica sembra ignorare un principio fonda- mentale delle società moderne: l’uguaglianza tra uomini e donne. Il numero ingente” e il carattere sistemico”degli abusi sessuali rivelati dalla commissione indipendente pone non solo la questione della responsabilità di fronte alla società, ma anche quella del celibato dei sacerdoti e del ruolo riservato alle donne.