"L'espressione "ruolo soltanto consultivo" appare allora tanto più inadeguata dal punto di vista ecclesiologico in quanto pone i pastori in posizione di sovrapposizione - di verticalità - e rafforza l'emarginazione ecclesiale dei/delle fedeli. Questa espressione restrittiva di ruolo "soltanto consultivo" pone problemi in molti/e fedeli che vi vedono una squalifica della loro partecipazione differenziata ad un opera comune a vantaggio di una preponderanza dei pastori...".
Alphonse Barros, Sinodalità plurali, Concilium 2/2021, Queriniana, pag, 107-108
