venerdì 26 novembre 2021

UNA LETTERA AL NUOVO SINDACO DI TORINO

Notti da incubo”

Residenti scrivono a Lo Russo

I residenti delle zone dove la vita notturna impazza lanciano un appello al nuovo sindaco. Sono i rappresentanti del comitato Oltremovida, che riunisce chi vive nel quadrilatero di San Salvario, in piazza Vittorio, a Vanchiglia, nel Quadrilatero Romano, in Borgo Rossini e borgo del Moschino. Hanno scritto una lettera a Stefano Lo Russo, chiedono un incontro urgente. «La vivibilità nelle ore notturne è inesistente, il diritto al riposo negato», scrivono al primo cittadino che in campagna elettorale aveva spostato l’idea di un sindaco della notte con delega alla movida, e — precisano i residenti — «Si era assunto degli impegni». Non vogliono tavoli, riunioni di piazza o in prefettura. «Chiediamo un incontro pubblico, in una sede istituzionale, una commissione in circoscrizione, entro la fine del 2021», si legge nella lettera inviata anche agli assessori alla polizia municipale all’ambiente, al commercio e ai presidenti delle circoscrizioni 1, 7 e 8. Chiedono di aumentare il numero di agenti della polizia municipale nelle zone della movida, la chiusura anticipata dei locali e l’abolizione della delibera sull’occupazione straordinaria del suolo pubblico che ha causato la proliferazione dei dehors. Ma soprattutto chiedono che la vita notturna si sposti in «zone franche, furori dalle aree residenziali». Anche la Circoscrizione 7 attende un incontro con i nuovi assessori. «In Piazza Santa Giulia ci deve essere il numero chiuso, l’allargamento dei dehors e il pattuglione delle forze dell’ordine dalle 22 alle 3. I residenti hanno il diritto di dormire e vivere in serenità a casa propria», commenta il presidente Luca Deri. Proprio in via Balbo, i carabinieri hanno chiuso per 30 giorni il Sofà Bar: durante una perquisizione, avevano trovato quasi cento grammi tra hashish e marijuana. — c.ro.

La Repubblica 15 novembre